Ostra Vetere: Antica devozione locale all’umile santo francescano |
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Lunedì 16 Maggio 2011 09:10 |
Le seguenti notizie sono tratte dal volume di Alberto Fiorani “Come vò tale e quale”, edito dal Centro di Cultura Popolare di Ostra Vetere nel 1998 e dedicato al culto di San Pasquale sviluppato a Ostra Vetere nei secoli: “San Pasquale Baylon, umile francescano aragonese vissuto alla fine del Cinquecento, gode di una vasta e antica devozione a Ostra Vetere e in un vasto ambito diocesano. Venne proclamato Beato da papa Paolo V nel 1618, proprio mentre era in costruzione il nuovo convento dei frati minori osservanti in Santa Croce a Ostra Vetere, per essere poi canonizzato da papa Alessandro VIII nel 1690, quando il convento ostraveterano era ormai diventato attivo centro religioso. Alla canonizzazione seguirono festeggiamenti grandiosi dalla Spagna all'Italia, alla Francia, alla Germania e fino alle lontane terre di Missione. Ovvio, quindi, che gli stessi frati del convento ostraveterano ne divulgassero immediatamente il culto con tale e tanta efficacia che l'annuale festività del 17 maggio, giorno della morte del
santo nella Pentecoste del 1592, rappresenta per la comunità locale la festività santorale più solenne dell'anno. Non esistono documenti che attestano la devozione a San Pasquale nei primi secoli, ma una serie di notizie indirette ci consentono di stabilirne sicuramente la rilevanza di tale devozione, che si mantiene inalterata fino ad oggi. Già nel 1725 è attestato lo speciale culto a San Pasquale, ciò ricavandosi dalla notizia che la Beata Suor Maria Crocefissa Satellico, poche ore prima di indossare l'abito monacale fra le Clarisse del monastero di Santa Lucia di Ostra Vetere, il 13 maggio di quell'anno, si portò nella chiesa conventuale di Santa Croce per rendere omaggio a San Pasquale a quattro giorni dalla sua festa”.
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