Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era il Mercoledì Santo 3 aprile 1822: "Quest'oggi in segno della mia sempre più vantaggiosa guarigione mi sono portato in S. Maria Parrocchia, ove presi la S. Pasqua; e ciò con il Semplice bastone p.p appoggio. La Staggione si è molto guastata, tantoche, non solo le Montagne tutte sono pienissime di Nevi, m'anche i nostri circondarj, anzi quest'oggi stesso qui ci Neviga, ma sventate giacche regna sempre venti friggidi di Greco, e Levante; Motivo per cui gl'Alberi che già hanno tutti Cacciato, molti si sono spogliati dei virgulti, ed i Mori poi gl'Anno seccato le brancie, che però sembra vada male assai, per i Bacchi, e segnatam.e queli che già sono Nati, come pure vi è molto da temere sulle fave, essendo queste tutte in Fiore, poichè il gran freddo, non solo, ma i d.i venti ci fà dubitare di qualche grossa brinata; che Iddio ci tenga lontano". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo Ottocento del diario di Procaccini, sciogliamo qualche abbreviazione e diamo qualche interpretazione a parole desuete: "p.p" sta al posto di per, "ci Neviga" sta per sta nevicando, "Cacciato" sta per germogliato, "virgulti" sta per gemme, "gl'Anno" sta per si sono, "brancie" sta per foglie, "Bacchi" sta per bachi da seta, "segnatam.e" sta per specialmente, "d.i" sta per detti, "brinata" sta per gelata.

Chiara Fiorani