L’estate astronomica ha inizio il 21 giugno nell'emisfero boreale (nell'emisfero australe il 20 o 21 dicembre) per terminare poi il 21 settembre. Si tratta del periodo dell'anno in cui il sole ha raggiunto il suo punto più alto sull'orizzonte, per poi iniziare a scendere fino al 23 settembre, giorno dell'equinozio d'autunno, quando la durata del giorno è uguale a quella della notte. In realtà il passaggio tra la “salita” del sole e l’inizio della sua “discesa” sull’orizzonte (cioè il punto più settentrionale toccato dal sole all’alba sull’orizzonte) fa registrare una “sosta” apparente di tre giorni nel medesimo punto dell’orizzonte prima di iniziare a “scendere” verso meridione. E questi tre giorni corrispondono il “solstizio” o “sol-stizio” o meglio alla “solis statio”, ovvero alla “fermata del sole”, alla cui conclusione si colloca tradizionalmente la “festa di mezza estate” celebrata in tante culture e religioni antiche, al contrario della nostra che individua la “mezza estate” nel “ferragosto”, l’esatto opposto al sostizio d’inverno con il “natalis solis invicti” che corrisponde al Natale cristiano. E nella prossimità dei due solstizi si collocano le feste di due san Giovanni: San Giovanni Battista nel solstizio d’estate e San Giovanni Evangelista nel solstizio d’inverno. Ecco perché i due santi vengono detti anche San Giovanni d’estate e San Giovanni d’inverno.

Francesco Fiorani