Gli anziani in visita alla casa di Papa Luciani a Canale d'Agordo |
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Domenica 06 Settembre 2009 21:59 |
Continuiamo a pubblicare qualche stralcio del diario di Beniamino Puerini "Vacanze che non saranno dimenticate" (1979), edito dal Centro di Cultura Popolare e ormai esaurito. Era il lunedì 27 agosto 1979: "Purtroppo ho dormito poco, ma la sveglia, la colazione e la partenza l'ho fatta in perfetto orario: destinazione Passo S. Pellegrino a metri 1934 di altitudine. Era abbastanza fresco e visitammo un laghetto nei pressi del Passo, facemmo alcune foto di gruppo e da qui a qualcuno è balenata l'idea di visitare la casa natale di Papa Luciani a Canale d'Agordo. Fortunati siamo stati, perché ieri, mentre il Papa Giovanni Paolo II visitava la città natale del suo predecessore noi lo vedemmo in televisione senza prenderci la tanta acqua che veniva giù, e oggi senza confusione abbiamo visitato tutto con molta calma. Avemmo anche l'occasione di farci
raccontare tutto quanto era accaduto il giorno prima dalla cognata di Papa Luciani; facemmo poi una fugace visita alle due case che Papa Luciani aveva abitato, alla chiesa dove aveva avuto il Battesimo, la Cresima e la Comunione e poi risalimmo in pulmann per far ritorno a Predazzo, stavolta però passando per il Passo Valles a 2.032 metri di altezza. Facemmo sosta lungo la dura salita, prima per far raffreddare i motori dei due pulmanns e poi per dare modo alle non poche signore di fare pipì. Riprendemmo di nuovo la marcia per Predazzo dove però giungemmo per la prima volta in leggero ritardo. Il pranzo fu ottimo, anche perché era arrivato tanto appetito e la cuoca, di origine veneta, ci prepara tutto con tanto amore. Nel pomeriggio riposo per tutti, autisti compresi, poi lunghe passeggiate fino all'ora di cena, dopo la quale per tutti televisione, chiacchiere e partite a carte. Dimenticavo che prima di partire per il Passo S. Pellegrino ci ha salutato il Sindaco e l'autista i quali riprendevano la via del ritorno. A questa gita non hanno partecipato Pesaresi, Delia e Camerucci; però quest'ultimo oggi ha ripreso il suo normale posto a tavola".
Francesco Fiorani |