Babele europea tra lingue nazionali e dialetti locali |
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Giovedì 01 Ottobre 2009 07:49 |
La Giornata europea delle lingue 2009 allo Spazio Europa nel cuore di Roma fa incontrare in questi giorni ai giovani le lingue europee, dal 25 settembre al 2 ottobre 2009, nello Spazio Europa, il nuovo spazio pubblico congiunto dell'Ufficio per l'Italia del Parlamento europeo e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea (Roma, via IV novembre 149). Con la Giornata europea delle lingue, le istituzioni europee ci ricordano l'importanza culturale, ma anche il potenziale economico, del multilinguismo. Il 26 settembre è celebrato con molte altre manifestazioni in tutta Italia e negli altri paesi europei. L'UE è una comunità di 27 Stati membri, la cui unità e diversità si esprime in 23 lingue ufficiali e in moltissimi idiomi nazionali, regionali e locali. Nell'Unione si contano quasi 500 milioni di abitanti, con origini etniche e linguistiche diverse. La diversità
linguistica contribuisce ai valori europei della democrazia, dell'uguaglianza, della trasparenza e della competitività. Preservare questa straordinaria diversità è una sfida importante. L'UE è una "democrazia multilingue e multiculturale", le cui istituzioni usano tre alfabeti: latino, greco e cirillico. Vera e propria istituzione multilingue, l'UE viene talvolta descritta come una complessa torre di Babele in continua crescita: diversità linguistica significa garantire la massima comprensione tra istituzioni e cittadini. Questo, infatti, è uno dei principi democratici su cui si fonda l'Unione europea. Ciascuno Stato, al momento dell'adesione, indica quale lingua o lingue desidera vengano dichiarate lingue ufficiali della UE. Di conseguenza, ogni allargamento della UE allarga anche i nostri orizzonti linguistici e culturali. Non a caso, il primo regolamento emanato dall'UE è stato quello che stabilisce le lingue ufficiali (regolamento n. 1 del 1958). Dal 1° gennaio 2007 l'Unione europea conta 23 lingue ufficiali. L'irlandese è diventato la ventunesima lingua ufficiale, anche se in un primo momento sarà utilizzato in modo limitato, e l'adesione della Bulgaria e della Romania ha portato a 23 il numero delle attuali lingue ufficiali: bulgaro, ceco, danese, olandese, inglese, estone, finnico, francese, tedesco, greco, ungherese, irlandese, italiano, lettone, lituano, maltese, polacco, rumeno, portoghese, slovacco, sloveno, spagnolo e svedese. Poi i dialetti, non meno importanti culturalmente.
Chiara Fiorani |