Anno internazionale dell'Astronomia, ricordando il montenovese Francesco Brunacci |
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Lunedì 19 Ottobre 2009 13:28 |
Anche se non gli diamo sufficiente importanza, in quest'anno 2009 siamo nell'Anno internazionale dell'Astronomia, che è stato proclamato per ricordare il quarto centenario delle prime scoperte astronomiche dovute al telescopio di Galilei Galilei. L'anno attualmente in corso, "può aiutarci a rialzare lo sguardo verso il firmamento" e a scoprire la meraviglia della creazione di Dio, ha detto il portavoce vaticano padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa vaticana, che
ha parlato degli sforzi portati avanti dalla Santa Sede in occasione di queste celebrazioni, in modo speciale attraverso l'Osservatorio Astronomico Vaticano, nell'editoriale dell'ultimo numero di "Octava Dies", rotocalco informativo del Centro Televisivo Vaticano. "Le stelle continuano a brillare nel firmamento, ma è sempre più difficile vederle dalle nostre città, sia per l'inquinamento atmosferico, sia per la presenza permanente dell'illuminazione artificiale", ha esordito il gesuita. Per questo, ha spiegato, "l'Anno internazionale dell'Astronomia, che è in corso, può aiutarci a rialzare lo sguardo verso il firmamento, e l'attiva partecipazione - con convegni e mostre - dell'Osservatorio Vaticano (la famosa 'Specola') ci incoraggia a ritrovare questo spazio quasi naturale del dialogo fra la scienza e la fede". "E lasciar rinascere in noi le inevitabili domande su chi siamo e dove siamo, su questo piccolo e fragile pianeta in volo attraverso il tempo e lo spazio...". Il 16 ottobre è stata inaugurata presso i Musei Vaticani la mostra Astrum 2009, presentata alla stampa dal presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, mons. Gianfranco Ravasi, e che riunisce telescopi, strumenti di osservazione e oggetti di grande pregio costruiti tra l'XI e il XX sec. L'Anno internazionale dell'Astronomia è stata convocato dall'UNESCO per ricordare l'invenzione del cannocchiale da parte di Galileo Galilei, avvenuta quattrocento anni fa. E noi a Ostra Vetere faremmo bene a celebrare l'attività scientifica, geografica e astronomica di un nostro grande concittadino, quel Francesco Brunacci (1640-1703), figlio del cavaliere Antonio e fratello dello storico don Pietro Paolo Brunacci e del medico e scienziato Gaudenzio, che fu matematico, geografo e astronomo insigne, autore di quel Globo Celeste in cui si può osservare la volta del cielo da lui disegnata.
Francesco Fiorani |