Ricorre oggi la festività di Sant’Antonio Abate protettore degli animali, santo cui la devozione popolare locale aveva dedicato una chiesa al Borgo Santa Croce, inglobata nell’imponente Palazzo Peruzzi, già dei conti Mauruzj della Stacciola. In una sua vigna fuori Porta Santa Croce, don Giovanni Battista Peruzzi eresse questa chiesa nel 1650. In essa, non privata, ma di dipendenza diocesana, fu eretta nel 1658 la Compagnia del Riscatto degli Schiavi e dotata di capitale sufficiente a mantenere due cappellanie e l’officio di quattro messe quotidiane. Originariamente il tempio era adiacente, ma non unito al palazzo Peruzzi; fu Marcantonio Mauruzi, marito della nipote Margherita, che nell’ingrandire il palazzo nei primi decenni del Settecento, lo accorpò. Meritevoli di attenzione il soffitto a cassettoni con l’arma della Confraternita del Riscatto degli Schiavi e La Madonna del Soccorso, ad affresco del secolo XVI, già nella chiesa abbaziale di Santa Maria di Piazza e qui trasferita nel 1664. Antica cronaca ricorda in questa chiesa diverse pitture di qualità, quali L’incoronazione di spine, opera di Claudio Ridolfi, detto il Veronese, (Verona,1570-Corinaldo,1644) e repliche tratte da originali di Annibale e Ludovico Carracci, di Andrea Camassei, allievo del Domenichino e di Agostino Ciampelli, ora esposte al Museo Civico Parrocchiale (da testo 104 - Fabrizio Lipani, Guida breve di Ostra Vetere, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 2008, pagine 31-32).

da Centro Cultura Popolare