Ostra Vetere – Anniversario della nascita dell’imperatore Traiano il 18 settembre 53 d.C. |
|
|
|
Sabato 18 Settembre 2021 18:01 |
Traiano nacque il 18 settembre del 53 a Italica, nella penisola iberica, da genitori italici. Aveva sessantuno anni quando nel 113 d.C. iniziò la campagna contro i Parti. Sottomise l’Armenia, ne conquistò la capitale Ctesifonte e impose loro Partamaspate come re. Da emulo di Alessandro Magno, si spinse fino al Golfo Persico, alla confluenza tra il Tigri e l’Eufrate e si dice che un giorno, osservando una barca che navigava all’orizzonte, abbia detto: “Sarei certamente arrivato anche presso gli Indiani, se fossi ancora giovane“. Si trattava però di conquiste territoriali impossibili da mantenere; ben presto scoppiarono sanguinose rivolte tra i Parti e gli Ebrei nelle zone sotto il controllo romano. Così Traiano decise di tornare a Roma, accompagnato da prefetto del pretorio Attiano, dalla moglie Plotina e dalla nipote Matidia, lasciando l’esercito, come legato in Siria, al pupillo di Plotina Publio Elio Adriano, ma si ammalò gravemente mentre si dirigeva in Asia Minore, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto del
117 d.C., che lo lasciò parzialmente paralizzato per cui, con una lettera inviata al Senato, Plotina rese noto che sul letto di morte Traiano aveva adottato Adriano. Di certo Adriano considerò da quel momento Plotina come sua madre, a dimostrazione che le doveva tutto. Plotina aveva infatti anni prima organizzato il matrimonio tra Adriano e la pronipote Vibia Sabina, figlia di Matidia, inserendo di fatto Adriano nella famiglia imperiale e ponendo le basi della sua successione. Il 7 agosto del 117 d.C. l’optimus princeps Marco Ulpio Nerva Traiano moriva a Selinunte di Cilicia, dopo aver regnato diciannove anni, sei mesi e quindici giorni. Durante il suo regno, l’Impero Romano raggiunse la sua massima estensione territoriale. La sua morte non fu resa nota da Plotina finché Adriano, che si trovava ad Antiochia come governatore della Siria, non fu informato il 9 agosto dell’adozione e presentato ai soldati, che lo acclamarono l’11 agosto del 117 d.C. Alla fine di agosto, i resti di Traiano arrivarono a Roma via mare, accompagnati da Plotina, Matidia e Attiano, e l’urna che li conteneva fu posta nella base della colonna Traiana. Il Senato, su proposta di Adriano, decretò a Traiano gli onori divini. Adriano, infine, rifiutò il trionfo, che il Senato gli aveva decretato, e sul carro trionfale fece trasportare l’immagine di Traiano, che venne così onorato dopo la morte per le sue recenti conquiste. Da allora in poi, ogni nuovo imperatore dopo di lui venne salutato dal Senato con la formula: “possa tu essere più fortunato di Augusto e migliore di Traiano” (Felicior Augusto, melior Traiano). All’imperatore Traiano anche la nostra città di Ostra antica aveva tributato onori e innalzato la splendida statua in posa eroica, ritrovata nel 1841 alle Muracce e tuttora conservata nel museo d’Arte di Storia di Ginevra in Svizzera, che compare nella foderina del libro del giornalista e scrittore Paolo Pierpaoli che il Centro di Cultura Popolare e l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Alberto Fiorani fecero stampare nel 1985 e distribuire a tutte le famiglie del paese, affinchè si conservasse la memoria storica dell’imperatore tanto legato alla nostra comunità locale.
da Centro Cultura Popolare |