Ostra Vetere: Il secondo Sindaco post-unitario di Montenovo fu Federico Marulli (1889-1893) |
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Domenica 01 Maggio 2011 21:12 |
Il secondo Sindaco post-unitario di Montenovo, ormai ridenominato Ostra Vetere dopo il cambiamento di denominazione del Comune nel 1882, fu Federico Marulli (1889-1893). Ce ne informa l’ottima tesi di laurea, fresca di stampa (http://www.ccpo.it/gazzetta-dj/comunicati/6641-ostra-vetere-il-consigliere-comunale-alessandro-tarsi-si-e-laureato-con-il-massimo-dei-voti-auguri-al-neo-dottore, testo numero 148 della collana del Centro di Cultura Popolare) redatta dal bravissimo consigliere comunale Alessandro Tarsi, che alle pagine 40-41
testualmente riferisce: “Nel Novembre del 1889 la nuova giunta risultò essere composta da quattro assessori: Borgiani, Ricci, Monti e Aguzzi. Il ruolo di Pro-Sindaco di Ostra Vetere venne affidato quindi a Giuseppe Secondo Ricci per il breve periodo fino alla nomina del Sindaco effettivo. Sono di Dicembre dello stesso anno i primi atti consiliari che vedono la firma di Federico Marulli in qualità di sindaco di Ostra Vetere. A 54 anni uno dei possidenti più grandi di Ostra Vetere (il suo patrimonio era stimato intorno alle 600.000 Lire) viene nominato dal Re sindaco. La sua famiglia era tra le più ricche della provincia, erano degli ebrei convertitesi al cristianesimo. Avevano il fiuto degli affari, non a caso possedevano i migliori macchinari per la lavorazione della terra e per la mietitura del grano. Le loro origini erano al di fuori del comune di Ostra Vetere. Federico Marulli non ebbe una carriera da sindaco molto lunga come il suo predecessore Ricci. Federico Marulli nell’Aprile del 1893 si spense all’età di 58 anni a Bologna, quand’era ancora in carica. Gli ultimi atti consiliari erano infatti firmati da Ricci in qualità di Pro-Sindaco. Il 31 Aprile una lettera del Prefetto di Bologna autorizzò lo spostamento della salma dal capoluogo Emiliano al suo paese. Decine di lettere di cordoglio furono inviate dai sindaci della provincia al comune di Ostra Vetere. Lo stesso governo, tramite il prefetto di Ancona, inviò il proprio messaggio di vicinanza alla famiglia e ai cittadini. In uno dei suoi palazzi venne allestita la camera ardente dove ancora oggi sono visibili alcuni oggetti del corredo funebre. Il 19 Luglio dopo nemmeno 4 mesi dalla scomparsa, i cittadini tramite una lettera sottoscritta da oltre 40 persone, chiesero al consiglio comunale che una delle vie del piccolo borgo medievale fosse dedicata al sindaco scomparso. Tutt’oggi via Marulli è presente ad Ostra Vetere e costeggia il grande palazzo dove fu allestita la camera per l’ultimo saluto al sindaco”. Dobbiamo complimentarci con l’autore della tesi e del volume, il consigliere comunale Alessandro Tarsi, per l’importante pagina di storia istituzionale del Comune che ci offre.
da Centro Cultura Popolare |