Davvero di breve durata il mandato amministrativo del terzo Sindaco post-unitario di Ostra Vetere Giovanni Borgiani. Ci informa della sua breve esistenza l’ottima tesi di laurea del giovane consigliere comunale Alessandro Tarsi, fresca di stampa (http://www.ccpo.it/gazzetta-dj/comunicati/6641-ostra-vetere-il-consigliere-comunale-alessandro-tarsi-si-e-laureato-con-il-massimo-dei-voti-auguri-al-neo-dottore, testo numero 148 della collana del Centro di Cultura Popolare): “Il consiglio comunale si riunì nel luglio per la elezione del sindaco. Purtroppo non sono stati trovati documenti che testimoniano il numero dei consiglieri presenti e lo spoglio dei voti. Solo una lettera inviata dal prefetto si capisce che il sindaco eletto fu il Cavaliere Giovanni Borgiani. Nella lettera il prefetto conferma l’avvenuto giuramento del nuovo sindaco davanti al pretore di Corinaldo nel giorno 22 luglio 1896. Secondo la nuova legge, Borgiani sarebbe rimasto incarica per triennio 1895-1898. Borgiani aveva all’epoca 42 anni e come i suoi predecessori era un ricco possidenti. La sua residenza era nel piccolo comune di Mergo. I suoi beni furono stimati intorno alle 300.000 Lire. Nella sua legislatura il sindaco si impegnò per l’acquisto da parte del comune del ex convento dei frati minori situato nel centro del paese. Nominò un medico chirurgo nell’ospedale civile in virtù della condotta vacante di quest’ultimo negli ultimi anni. Sancì una gara di appalto per il rinnovamento della illuminazione pubblica. Il 1898 vide anche il primo rinnovo triennale del consiglio. Questa nuovo norma faceva si che la metà dei consiglieri ogni tre anni fosse estratto a sorte e rimesso verso il giudizio degli elettori. L’altra metà restava in carica fino al nuovo sorteggio. Nella primavera del 1899 a soli 45 anni il Cavaliere Borgiani muore. Si spense prima ancora delle nuove votazioni per il rinnovo del sindaco, alla fine del suo mandato triennale. Ancora una volta Ostra Vetere vede scomparire un sindaco durante il suo mandato, ancora una volta ci si trova con il posto vacante ma la nuova legge del 1896 fa si che si proceda subito alla nuova nomina”.

da Centro Cultura Popolare