Ostra Vetere: Il quinto Sindaco post-unitario Sisto Pasqualini, Sindaco con fatica |
Giovedì 05 Maggio 2011 20:51 |
L’ottima tesi di laurea del giovane consigliere comunale Alessandro Tarsi, fresca di stampa (http://www.ccpo.it/gazzetta-dj/comunicati/6641-ostra-vetere-il-consigliere-comunale-alessandro-tarsi-si-e-laureato-con-il-massimo-dei-voti-auguri-al-neo-dottore, testo numero 148 della collana del Centro di Cultura Popolare) ci informa della singolare vicenda del quinto Sindaco post-unitario di Ostra Vetere, Sisto Pasqualini, che tesi qualifica come ”Sindaco con fatica”. Vediamo il perché, spiegato alle pagine 46-49: “2.6 Sisto Pasqualini: sindaco con fatica.
Viste le dimissioni del Conte Mei-Gentilucci il prefetto di Ancona sollecitò il consiglio comunale a rieleggere quanto prima il nuovo sindaco. Le elezioni si svolsero nella seduta del consiglio comunale del 29 marzo 1903. Dei 15 presenti la maggioranza (otto) votarono il consigliere Sisto Pasqualini. Giovane 30enne, possidente, ostraveterano. I sui possedimenti nel comune superavano il valore di oltre 100.000 Lire. Pasqualini non fu contento della sua nomina a sindaco. Nella sua lettera di rifiuto si legge che quel posto era troppo impegnativo per lui. Il rifiuto non venne accolto per niente bene dal consiglio comunale che il 19 Aprile deliberava la respinta. Fautore principale di questa battaglia fu l’ex sindaco delegato Casci-Ceccacci che con un intervento copioso convinse il resto del consiglio a respingere le dimissioni. Sisto Pasqualini nonostante questo non andò mai davanti al prefetto per il giuramento da sindaco. L’archivio del 1903 è infatti pieno di lettere di richiamo del prefetto che sollecitava Pasqualini affinché compia sino in fondo il ruolo assegnatogli dal consiglio comunale. Tutti gli sforzi risultarono vani. Pasqualini non ne volle sapere di diventare sindaco di Ostra Vetere, affermò soltanto di riprendere il suo ruolo da consigliere per non bloccare il lavoro del consiglio visto che la sua causa stava paralizzando il tutto. La crisi comunale che era in atto portò alle dimissioni della intera giunta. Nessuno era in grado di gestire l’ente senza la presenza di un sindaco. In virtù di ciò il Prefetto è costretto a convocare per la seduta comunale del 20 settembre 1903 le nuove elezioni del sindaco. Anche in questa tornata viene eletto Pasqualini Sisto. Questa volta le pressioni del consiglio comunale, specie del consigliere Ricci, convincono Pasqualini ad accettare l’incarico. Dopo una primavera burrascosa Ostra Vetere ritorna ad avere il suo primo cittadino. 2.7 Il primo mandato di Pasqualini. Il mandato di Sisto Pasqualini, il primo di una lunga serie come a breve si vedrà, durò all’incirca tre anni. Nel 1905, per l’esattezza il 30 Luglio, il sindaco e l’intera giunta comunale si dimisero dall’incarichi. In questi tre anni diverse furono le questioni prese in considerazione dalla giunta comunale. In primis furono finalmente avviati i lavori per l’acquedotto consorziale. Poi la stessa giunta comunale, alla fine del 1903, diede ordine di progettare due nuove scuole rurali per la migliore copertura del servizio scolastico del territorio. I lavori di quest’ultime, costate ben 25.000 Lire (prestito preso con la Cassa depositi e prestiti), iniziarono nel 1904. Nello stesso anno, sempre nell’ambito dell’istruzione, venne istituita ad Ostra Vetere la prima scuola serale riservata agli adulti analfabeti. La scuola era composta da un maestro che come sempre era nominato dal consiglio comunale. Sempre nel 1904 si ha notizia dell’acquisto da parte del sindaco in persona di un ciclostile, il primo acquistato per gli uffici comunali. Diversi scambi di lettere con la ditta produttrice fanno notare come il comune qualche volta aveva delle dimenticanze sui pagamenti della carta e dell’inchiostro. Molti “viaggiatori” erano costretti a passare in paese per sollecitare il sindaco ad estinguere i debiti. Altro avvenimento importantissimo per la zona e per il comune fu il completamento dei lavori per la costruzione della stazione ferroviaria di Jesi. Fu un evento importante che segno di li in poi l’intera urbanistica dei territori limitrofi. Lo stesso comune di Ostra Vetere, insieme ad altri comuni, in quell’anno inizio il progetto per la realizzazione di una strada che collegasse la frazione Pongelli con la nuova stazione ferroviaria. Il sindaco Sisto Pasqualini, nel suo primo mandato, stanziò fondi per la restaurazione della chiesa di Santa Maria di Piazza. Fu il primo sindaco, dopo il caso Marulli, a riprendere amichevolmente contatti con la parrocchia. Questi primi soldi furono stanziati grazie ad un nuovo prestito con la Cassa depositi e prestiti. Il denaro ammontava a circa 10.000 Lire. Ma il 30 Luglio 1905, come già accennato, prima della fine del mandato il sindaco Sisto Pasqualini e la giunta comunale di dimettono”.
da Centro Cultura Popolare |
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