Ancora notizie sulla antica famiglia Brunacci |
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Mercoledì 11 Novembre 2009 09:19 |
Dal nostro lettore di Ostra Giancarlo Barchiesi, riceviamo la seguente notizia: "Del pittore Carsidoni la tela in Comune della Madonna di Santa Maria Apparve. Dal Corriere Adriatico 14/11/ 1995. In occasione degli 800 anni di Ostra Comune (Montalboddo, (1194-1994), edito dall'Amministrazione comunale, è uscito un quaderno storico dal titolo "Montalboddo, la peste, un quadro". La tela, che rappresenta Montalboddo con i suoi Santi Patroni, ripercorre la storia della Madonna del Santuario
di Santa Maria Apparve, invocata per liberare il paese dal terribile flagello della peste, che colpì Montalboddo nella seconda metà del'600. Il dipinto, completamente restaurato, è conservato nella Sala consiliare del Comune di Ostra. Fino al momento del restauro non si conosceva neppure il nome del pittore, che oggi è conosciuto grazie ad un certosino lavoro di ricerca compiuto dal Prof. Bruno Morbidelli e dal Dott. Francesco Cioci presso l'archivio storico comunale. L'autore del quadro è il Bodiese Francesco Carsidoni, sconosciuto fino a quel momento perfino agli studiosi ostrensi. Singolare e fortuita è stata l'occasione che ha consentito al Dott. Cioci di scoprire l'artista. Era successo qualche anno prima a Camerino, parlando con uno studioso di quella città, il quale gli riferì che presso il museo Diocesano si conservava una collezione di disegni di un artista bodiese del '600. Venuto a conoscenza del fatto, lo storico Ostrense Giancarlo Barchiesi si è messo in contatto con il Prof. Giacomo Boccanera, direttore del museo Diocesano Camertense, e ha dato inizio ad una ricerca in diversi archivi. Sentiamo ora dalla sua voce cosa è scaturito da quelle ricerche: "In origine la raccolta delle opere era costituita da ben 186 disegni, molti dei quali realizzati dall'artista Bodiese. Altri, invece, sono opera di un nipote del pittore, Pier Paolo Brunacci di Ostra Vetere, che sono stati eseguiti a Venezia, alla scuola del Diamantini. Alcuni dipinti della stessa raccolta, rarissimi, sono certamente di quest'ultimo autore. Il foglio più' interessante - prosegue Barchiesi - è costituito però dal disegno autografo di Pietro Testa, che apre la raccolta. Esso rappresenta il Martirio di Sant'Angelo Carmelitano e sei figure inserite in una lunetta, con la scritta "Petrus Testi fecit". Altri lavori, pure questi molto belli, appartengono a Pietro Negri e ad altri artisti del seicento. Si trovano tutti a Camerino - ci dice anche Barchiesi - la Nobile Famiglia Carsidoni di Montalboddo si trasferì in quella città. Ora il palazzo, che porta il nome della nobile casata Montalboddese, è sede di un pensionato femminile e sorge nei pressi della chiesa di Santa Maria in Via, dove il Prof. Boccanera ha rinvenuto i disegni della collezione Carsidoni. Le opere sono state successivamente restaurate e catalogate dalla Sopraintendenza di Urbino e si trovano ora depositate presso il museo Diocesano di Camerino". Un' ultima curiosità: un altro componente nella Nobile Famiglia Carsidoni, Luigi, venne nominato Vescovo nel 1832. Un suo ritratto è conservato presso la Sala Grande del comune di Ostra. Sembra (o meglio è probabile) che esistono ad Ostra altre tele del Carsidoni. Per il momento Barchiesi non vuole dire di più anche se l'anticipazione appare fondata".
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