Ostra Vetere: Gli scavi alle Muracce e la lapide di Alarico |
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Lunedì 04 Luglio 2011 11:57 |
Mentre proseguono gli scavi alle Muracce per riportare alla luce i grandiosi resti dell’antica città romana di Ostra, che anno dopo anno rivedono finalmente la luce dopo un millennio e mezzo di tenebre, viene alla mente il messaggio contenuto nella lapide dedicatoria affissa sulla torre civica del Municpio e che dice così: “Alarico re de’ Goti nel secolo V° dell’era volgare, tiranno e straniero in Italia, distrusse Ostra, colonia e municipio romano posta sulla riva sinistra del Misa, restandone pochi ruderi nell’agro di
Montenovo, terra che dalla distrutta città ebbe l’origine sua. Umberto I, per grazia di Dio e per volontà della nazione re d’Italia, con decreto 19 marzo 1882 restituiva a questa Terra la sua antica denominazione in Ostra Vetere, a perpetua memoria della fermezza del popolo che, concorde, volle rivendicato il suo diritto. Ad imperituro ricordo della singolare equità del degno figlio del Padre della Patria, che sancì il trionfo della giustizia con legge dello Stato, il Municipio questa lapide pose”. Viene da riflettere su quella affermazione “restandone pochi ruderi nell’agro di Montenovo” per indicare lo stato di totale abbandono in cui giacevano 130 anni fa le poche tracce residue della città romana. Oggi, grazie alle sette campagne di scavo intraprese negli ultimi anni, quei “pochi ruderi” stanno tornando ad essere l’impianto urbanistico di una città di notevole dimensione e di grande ricchezza. |