OGGI 1° GENNAIO ... accadde. Pillole di storia montenovese: Quando i possidenti dovevano sfamare i poveri, frati compresi |
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Venerdì 01 Gennaio 2010 20:49 |
Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era il mercoledì 1 gennaio 1817: "Entra l'Anno con il tempo assai propizio per la Campagna. I prezzi Mercuriali stanno Grano a ζ 17.50. Grt.co ζ 19: e non si trova, l'altri generi neppure un'Acino. Vino ζ 10:50. Olio ζ 18 il % Lardo salato ζ 17:50. Oimè! ch si farà gran Carestìa G.le. Per ordine del Governo dobbiamo noi Possidenti Somministrare quotidiana Elemosina a quasi
tutta la Popolazione, passandogli Una libra di Minestra de Legumi cotta e condita per cadeuno, facendola spacciare alli nostri Zoccolanti. I medesimi se ne apropriavano † loro; E li Poveri restavano malcontenti, declamando contro i d.i Fratacci". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo Ottocento del diario di Procaccini, sciogliamo qualche abbreviazione e diamo qualche interpretazione a parole desuete: "Mercuriali" sta per commerciali, "ζ" sta per scudi, "Grt.co" sta per granturco, "ch" sta per che, "G.le" sta per generale, "libra" sta per unità di misura di peso pari a circa 360 grammi, "cadeuno" sta per ciascuno, "spacciare" sta per distribuire, "allo" sta per dai, "Zoccolanti" sta per frati minori riformati di Santa Croce cosiddetti per via del fatto che calzavamo solo "zandole" anche d'inverno in segno di umiltà e penitenza, "apropriavano" sta per appropriavano, "†" sta al posto di per, "li" sta per i, "declamando" sta per lamentandosi, "d.i" sta per detti. Procaccini si lascia influenzare dal clima anticlericale particolarmente virulento dopo il periodo napoleonico e chiama "Fratacci" prorpio qualla parte dell'aborrito clero che era davvero il più povero per missione e scelta di vita, tanto che, non potendo possedere nulla, doveva sostenersi solo con la questua e le elemosine ed era quindi incluso fra i "Poveri" cui doveva essere supplita l'alimentazione pubblica in quel bienno (1816-1817) di gravissima carestia e fame nera, poichè non c'era più nemmeno il pane di ghianda da mangiare.
Chiara Fiorani |