a MONTENOVO i fatti nostri del 17 settembre |
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Martedì 17 Settembre 2013 00:00 |
1355 - Davanti al Cardinale Legato Egidio Albornoz a Tolentino, Ser Cicco di Giacomo di Serra San Quirico, procuratore e sindaco di Montenovo, appartenente di pieno diritto alla Chiesa Romana, confessò pubblicamente che molte volte offese il Sommo pontefice e la Chiesa Romana e commise diversi crimini, si ribellò alla Chiesa e aderì ai ribelli e specialmente al nobiluomo Nicolò di Boscareto, domicello della Diocesi Senigalliese, al tempo nel quale era in rivolta contro la Chiesa, prestandogli aiuto e favorendolo nella ribellione, per la qual cosa incorse in pene e sentenze di legge in molti processi e sentenze apostoliche, dalle quali chiese umilmente al Legato
l'assoluzione, la grazia e la misericordia. E inginocchiato domandò per misericordia l'assoluzione dalla sentenza di scomunica. Il Legato, volendo agire come un pio padre, accolta la promessa di obbedire agli ordini della Chiesa, del Papa e dello stesso Legato, toccato corporalmente con le mani il Vangelo con dovuto giuramento, il Legato assolse Ser Cicco dalla sentenza di scomunica a questa espressa condizione: che semmai lo stesso Ser Cicco o altro contravverrà nuovamente in qualsiasi modo, automaticamente incorrerà nella stessa sentenza di scomunica nella quale era costretto in principio. (Alberto Fiorani, L'opera del cardinale Albornoz e il ritorno di Montenovo in seno alla Chiesa Romana, testo 006, 1981, p. 67).
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