1822 - Per le celebrazioni del matrimonio Mauruzi Menghettoni, la sera fu aperto il Teatro con la replica della commedia “Le gelosie per equivoco” che piacque molto, rappresentata dai dilettanti locali con l’accompagno di tutta l’orchestra a spese dei conti sposi Mauruzi. Dopo il Primo Atto venne offerto un rinfresco generale a tutto il Teatro con gelati di cedrata. Al Secondo Atto paste e ciambellette, quindi distribuirono confetti d'ogni specie a tutti gli astanti. Il Terzo Atto vi fu una copiosa pioggia di sonetti benauguranti in 25 diverse stampe, tutte allusive agli sposi. Il teatro fu pienissimo con una immensa foresteria, che fu costretta quasi tutta a restare in paese per il pernottamento a causa della gagliardissima pioggia che cadeva e che è durata 40 ore. Ma per ora poco ha rinfrescato, sebbene i caldi siano cessati. La foresteria addetta alla sposa partì, calmata la pioggia, e così furono terminate le feste nuziali. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, p. 71).

1838 – Quattordicesima recita con la replica di “Beatrice di Tenda” cui assistettero molti spettatori ma, essendo tragica, con i burattini non suscitò alcuna illusione, per cui convenne ridere e non piangere. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, pp. 133-134).

1839 - Ottava recita nuova “Arlecchino tre volte buonuomo” con il salone pienissimo e ottenne grande successo, nel mentre proponeva una grande satira per le donne, che la disimpegnarono molto bene. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, p. 137).

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da Centro Cultura Popolare