1887 - A seguito di apposita circolare ministeriale, il Prefetto di Ancona decideva, alla fine del 1887, l'invio di un Ingegnere del Genio Civile, per verificare se il Teatro si trovava in tutte le condizioni volute a tutela della pubblica incolumità, nonché per segnalare gli eventuali provvedimenti da prendere. Venne infatti l'ingegnere Tramontani che, il 9 dicembre 1887, relazionò in proposito, prescrivendo lavori di ristrutturazione ed accorgimenti da prendere: fra questi, l'apertura di una porta esterna di sicurezza in corrispondenza del palcoscenico ed una separata uscita dal loggione. Ordinava anche di allargare la porta di sicurezza, dal secondo ordine dei palchi verso la sala maggiore del palazzo Municipale, e prescriveva l'uso di olio vegetale e di candele, anziché del petrolio, per l'illuminazione del palcoscenico e della ribalta; fece poi tenere, in funzione antincendio, due recipienti di almeno 300 litri l'uno sempre pieni d'acqua sul palcoscenico, durante gli spettacoli. Per tale sopralluogo, all'Ingegner Tramontani venne corrisposta dal Comune una indennità di trasferta di 28 lire e 52 centesimi e la relazione, da lui redatta, fu trasmessa all'Assemblea dei Condomini, perchè questi ne prendessero atto e provvedessero in proposito. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, pp. 164-165).

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da Centro Cultura Popolare