1885 - A dieci anni dalla morte del benefattore don Nicola Buti, per il cui espresso legato testamentario la Direzione dell'Opera Pia “Scuola Femminile” deve essere affidata ad 'un Pio Istituto di Suore', il sindaco cavaliere Giuseppe Secondo Ricci avanza formale richiesta alle suore 'Figlie di Maria Santissima dell'Orto' affinchè inviino in paese tre suore maestre, di cui due da destinarsi all'istituendo Asilo di Infanzia e una alla annessa Scuola Femminile. (p. Rolando Maffoli o.f.m., Renzo Fiorani, Le suore figlie di Maria SS. dell'Orto, un secolo di assistenza a Ostra Vetere, testo 022, 1989, pp. 27-28).

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1857 - Si legge nel volumetto "Dell'antica Città di Ostra" di Giuseppe Borgiani a pag. 8: "Il Buti-Pecci cita una lettera del padre Targuini all'Abbate Giuseppe Moro (Roma, 14 settembre 1857) ove si dice: Ostra, contrazione di Beth Ostra, casa di Astarte, che è la Venere dei Fenici, adorata principalmente dai Filistei" Ma come annota giustamente lo stesso Borgiani "...Cosa i Fenici abbiano a vedere con una città di terra, posta a 15 Km. dall'Adriatico e da Sena Gallica centro dei Senoni, non si riuscirà certamente a comprendere...". (Fiorani Alberto, La questione di Ostra, testo 157, 2011, p. 20).

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1835 - Gran disastro: dopo avere tutti lavorato con il massimo impegno per erigere archi trionfali e addobbi sontuosi lungo tutto il percorso delle strade del paese, dovendosi quest'oggi trasportare nella chiesa collegiata la nostra statua di santa Filomena, ornatissima a cura del canonico don Luigi Gasparrini e a spese pubbliche mediante questue, oltre ad altre somme elargite magnanimamente dal detto Gasparrini, giacchè ha apposto alla statua un grande vestiario ricamato e ricca di ornamenti, circa l'ore 18 si sollevò un fierissimo temporale con acqua a dirotto e tuoni, per cui tutti accorsero a togliere le già istallate architetture stradali e nel giro di un'ora ebbe così fine, con

1832 - La nuova Fiera di quest'oggi è riuscita alquanto meschina, specificamente per il pochissimo bestiame presente. Nella notte è partita da Ancona la nave militare Brich inglese con tutta la truppa di occupazione. Nessuno è in grado di prevedere quello che potrà accadere, poiché la truppa francese prosegue a presidiare tutti i forti anconetani. (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/miscelanea-veritas/414-oggi-12-settembre-accadde-pillole-di-storia-montenovese-quando-il-brigantino-inglese-abbandono-ancona-ai-francesi).

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1860 - Dopo un ultimatum di Cavour al cardinale Antonelli, il IV Corpo d'Armata piemontese, con alla testa il generale Cialdini, invade lo Stato Pontificio al Tavullo e prosegue per il litorale. Di seguito l'esercito pontificio, agli ordini del generale Lamorciere, muove da Terni verso Loreto, con l'intenzione di appoggiarsi alla fortezza di Ancona. (Giorgio Bianchini, Itinerari culturali, testo 010, 1983, p. 14).

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1837 - Alle ore 11 il cardinale Testaferrata vescovo di Senigallia inizia la celebrazione della Cresima nella chiesa parrocchiale di Santa Maria che, siccome è tanto stretta, i Carabinieri hanno dovuto mandare fuori tutti quelli non direttamente interessati e hanno incatorciato le porte. Se la funzione l'avesse fatta nella chiesa di San Francesco non sarebbe nato tanto scandalo. Tutto il clero e la Banda al completo con la Forza militare fecero corteggio al cardinale. A mezzogiorno fu conclusa la Cresima di ben 235 ragazzi. A un'ora di notte la Banda musicale andò nel Salone del Convento e durò a suonare fin quasi a mezzanotte. Il cardinale rimase contentissimo. (http://www.ccpo.it

1888 - Il sindaco Ricci risponde alla Madre Prefumo dell’Ordine delle suore, assicurando che dal precedente 2 marzo la Commissione dell'Opera Pia Buti aveva approvato il concordato con l'Istituto, ma nonostante le premure e i solleciti non era stato possibile convocare il Consiglio Scolastico che doveva ratificare gli atti del 2 marzo. Solo il giorno precedente, 8 settembre, era giunta la tanto attesa approvazione, subordinata però all'esame dei documenti delle singole maestre. (p. Rolando Maffoli o.f.m., Renzo Fiorani, Le suore figlie di Maria SS. dell'Orto, un secolo di assistenza a Ostra Vetere, testo 022, 1989, pp. 29-30).

1990 - Secondo Raduno organizzativo delle

1888 – Giunge la tanto attesa approvazione del concordato fra il Comune di Ostra Vetere e l’Ordine delle suore per la gestione dell’Asilo d’Infanzia da parte del Consiglio Scolastico, subordinata però all'esame dei documenti delle singole maestre. (p. Rolando Maffoli o.f.m., Renzo Fiorani, Le suore figlie di Maria SS. dell'Orto, un secolo di assistenza a Ostra Vetere, testo 022, 1989, pp. 29-30).

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1912 - Il settimanale “Voce Misena” in un articolo ricorda le sei fanfare presenti il 1° settembre al corteo dopo la benedizione del vessillo dell’Unione Agricola di Corinaldo, tra cui il Concerto Cattolico di Ostra Vetere. (Raoul Mancinelli, Agostino Peverini, testo 002, 1979, p. 48).

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1825 - I prezzi dei nuovi granturchi stanno a scudi 1:60 al rubbio. Il Governo emana una intimazione sui Sali Coattivi arretrati, cioè dal 1816 fino al 1820, per cui il Comune deve entro l’anno corrente pagare obbligatoriamente la somma di scudi 1347:57½, avendo abbonati scudi 200 per grazia ottenuta dal cardinale Testaferrata vescovo di Senigallia e ciò per non essere stati rilevati allora i detti Sali Coattivi. Tutto questo senza alcuna speranza, né di avere i sali (benché si paghi per tale titolo) nè di altro ribasso. E tutto viene tramato per spogliare i poveri sudditi, come di fatti si vede a chiare note. (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/miscelanea-veritas/385-oggi-

394 d.C. - Nella battaglia del Frigido, tributario del fiume Isonzo, combattuta il 5 settembre del 394, tra Teodosio e Flavio Eugenio, mentre le truppe di foederati erano comandate dal goto Gaina, Alarico re dei Visigoti, che quindici anni dopo avrebbe distrutto Ostra antica, servì fedelmente l'imperatore a capo dell'avanguardia costituita da truppe visigote che subì gravissime perdite. (Fiorani Alberto, Alarico, testo 162, 2011, p. 16).

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1888 - Un ulteriore intoppo, non attribuibile all'Ordine religioso, che tempestivamente aveva inviato copia del concordato per la necessaria approvazione, impedisce l'arrivo delle suore nel nuovo Asilo d’Infanzia di Ostra Vetere anche nella primavera del 1888. Anzi, sarà proprio l'Ordine religioso a sollecitare il Comune con una lettera del 4 settembre 1888. (p. Rolando Maffoli o.f.m., Renzo Fiorani, Le suore figlie di Maria SS. dell'Orto, un secolo di assistenza a Ostra Vetere, testo 022, 1989, p. 29).

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