Oggi 9 agosto ... accadde. Pillole di storia montenovese |
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Domenica 09 Agosto 2009 19:37 |
Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era il giovedì 9 agosto 1838: "Finalm.e Piove fortem.e generalm.e Speriamo gran Tesoro, mentre Non abbiamo più Acqua Ne pozzi, e nei Fiumi. Abbiamo relazioni che in Senig.a vi è stata una assai grossa Grandine, per cui ha molto rinfrescata l'Aria, ma Caro Lettore ascoltate ciocche è Accaduto. Circa l'ore 5.½
terminò L'ultima Recita Opera Regia con Balli Spettacolosi, per cui il solito Impressario Lanari ha Utilizzato circa Scudi ζ 3700: Ora viene il buono; A ore Sei all'improvviso si vede Un'Incendio generale Fuoco al Teatro, per cui a Ore Sette tutto il d.o Teatro restò definitivamente Abbruciato ridotto in Polvere. E ciò operato con gran Manovera. Il danno Cagionato è incalcolabile assicurandolo di Circa Sessanta Mila Scudi. Il d.o Impressario Lanari perdette tutto l'occorrente Vestiario, e Decorazioni in genere calcolando il Danno di circa ζ 16500: già tutto abbruciato. Soltanto un Giovane fù trovato Morto trà le fiamme in polvere ridotto. Gran Vendette atroci!... Sentiremo in appresso, se verranno Scoperti i Perfidi Delinquenti". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo Ottocento del diario di Procaccini, sciogliamo qualche abbreviazione e diamo qualche interpretazione a parole desuete: "Filam.e" sta per finalmente, "fortem.e" sta per fortemente, "generalm.e" sta per generalmente, "Senig.a" sta per Senigallia, "ζ" sta per scudi, "d.o" sta per detto. Con la prosa asciutta che caratterizza il suo diario, il Procaccini ci racconta il tremendo incendio che distrusse il Teatro Fenice di Senigallia, che il comune decise di ricostruire subito. Il nuovo teatro era già stato completato appena 11 mesi dopo. Ben diversamente andò con la seconda distruzione che colpì anche il nuovo teatro a causa del terremoto del 1930, per la cui ricostruzione (se si può chiamare così quell'enorme bussolotto che ora lo sostituisce) ci sono voluti ben 66 anni.
Chiara Fiorani |