Oggi 8 settembre ... accadde. Pillole di storia montenovese: Quando non si voleva restituire il grano al Monte Frumentario |
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Martedì 08 Settembre 2009 20:05 |
Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era il mercoledì 8 settembre 1830: "A ore 17: tornò a piovere lentamente gagliarda per ore 12: continue tantoche ha incominciato a temperare le Terre e li Mosti sono saliti a ζ 1.70: la soma.-. E nato un gran equivoco Sulla Rimessa de Grani a q.to Luogo Pio; Giacche negl'altri Nostri Paesi della med.a Diocesi hanno
ottenuto dal Nostro E.mo Testaferrata la proroga per l'Anno Venturo, e anche i nostri Poveri voleano questa grazia, ma gli Odierni Priori M.se Giacomo Buti, e Dottore Luigi Viali accaniti contro li medesimi hanno fatto, e fanno ogni Sforzo possibile per farlo riportare". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo Ottocento del diario di Procaccini, sciogliamo qualche abbreviazione e diamo qualche interpretazione a parole desuete: "ore 17:" ste per le ore 13 pomeridiane secondo il sistema orario all'italiana vigente all'epoca che faceva partire il computo delle ore dal tramonto del giorno precedente, "temperare" sta per l'azione di riduzione delle zolle di terra dopo l'aratura in preparazione della semina autunnale, "soma" sta per unità di misura corrispondente a circa 280 kg, "Rimessa de Grani" sta per l'annuale restituzione del grano ottenuto in prestito dai contadini poveri fino al raccolto successivo dal "Luogo Pio" ovvero dal Monte Frumentario, "E.mo" sta per eminentissimo cardinale, "Priori" sta per dirigenti del Monte Frumentario, "M.se" sta per marchese, "farlo riportare" sta per induzione alal restituzione. Doveva essere ben grama la vita in quell'anno di miseria, se i poveri dovevano chiedere la grazia di procrastinare di un anno la restituzione del grano da seme.
Chiara Fiorani |