Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era la domenica 21 settembre 1823: "Questa mattina Domenica, Festa di S. Matteo; Cica l'ore 16:½. Fù dato il Sollenne Possesso all'Erezione della tanto dessiderata Collegiata; e per tale oggetto Venne il Sig.e
Can.co Marzoli Sostituto di Mons.r Vicario G.le Piccarozzi di Senigallia con il Respettivo Cancelliere Bruschettini. Dopo avere letto tutte le Bolle Pontificie già sull'altare Maggiore di S. Maria, diede Possesso ai Nostri Novi Cannonici, ed ad ogniuno li Stallò nel Postergale del Coro, il q.le fù preso dalle Monache quì Soppresse, ed in Due giorni di lavorìo, fù posto dietro l'altar Mag.e, fù quindi la med.a portata più Avanti per dar luogo con Novo Altare, Sei ben Alti Candellieri, Croce, e 4: Vasi per Fiori, tutto proporzionato, ed inargentati, accompagnando anche li altri 6. Altari. Questa Spesa di circa ζ 65: è stata fatta a carico delle Compagnie del SS.mo Sagra.o è del S.mo Rosario / In oggi devoluti tutti i Fondi, e Stabbili al Capitolo /. La Nomina di questi SS.i Can.ci componenti al Coro, Sono li Seguenti, cioè Prima Dignità, e Titoli Sig.e Abbate, Arciprete D.n Giorgio Talamonti / già Attuale Primo Paroco, / Seconda Dignità Sig.e Teologo Can.co D.n S.te Inno.zi, Terza Dignità Sig.e Penitenziere Can.co D.n Antonio Segoni, Communi SSig.i Cannonici D.n Vincenzo Olivi, D.n Luigi Gasparrini, D.n Giacomo Bellini, D.n Luigi Innocenzj, D.n Niccola Mar.se Buti, e D.n Giamba.t.ta Poverini, in tutti Sono N.° nove. Il Vestiario di Prematica, e Rocchetto, con Mozzetta di Seta ondeggiata paonazza tutto l'Anno. Quattro sono li SS.i nominati Mensionarj, cioè D.n Adreano Ballanti, D.n Giacomo Francoletti, D.n Gia.b.t.ta Petrolati, e D.n Dom.co Pancotti. Soltanto i giorni Festivi Sono obligati andare ad Officiare in Coro, come alle Bolle dichiaranti. Io predico, che q.ta Erezione è cosa ottima, e Decorosa per il Paese, mà nel tratto Successivo vi dee nascere una discordia Generale con tutte le Famiglie del Paese, mà peggio per le Confraternite, giacche il Capitolo non manterrà i Patti, e condizioni, che esistono nelle Rinuncie ξ e ciò per, essere questo gravatissimo di Debbiti a Migliaja de Scudi". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo Ottocento del diario di Procaccini, sciogliamo qualche abbreviazione e diamo qualche interpretazione a parole desuete: "ore 16:½." sta per le ore 12,30 secondo il sistema orario "all'italiana" che faceva decorrere il computo delle ore dal tramonto del giorno precedente, "dessiderata" sta per auspicata, "Sig.e Can.co" sta per signor canonico, "Mons.r" sta per monsignore, "G.le" sta per generale, "Respettivo" sta per addetto, "S. Maria" sta per la chiesa collegiata di Santa Maria, "Cannonici" sta per canonico componenti il capitolo della chiesa collegiata, "ogniuno" sta per ognuno, "Stallò" sta per insediò, "Postergale del Coro" sta per coro canonicale posto dietro l'altare maggiore della chiesa collegiata, "q.le" sta per quale, "lavorìo" sta per lavorazione, "Mag.e" sta per maggiore, "med.a" sta per medesima, "Candellieri" sta per candelieri, "ζ" sta per scudi, "SS.mo Sagra.o" sta per Santissimo Sacramento, "S.mo Rosario" sta per Santissimo Rosario, "Stabbili" sta per beni immobili, "SS.i Can.ci" sta per signori canonici, "Sig.e" sta per signore, "D.n" sta per don, "Paroco" sta per parroco, "Can.co D.n S.te Inno.zi" sta per canonico don Sante Innocenzi, "SSig.i Cannonici" sta per signori canonici, "Mar.se" sta per marchese, "Giamba.t.ta Poverini" sta per Giambattista Puerini, "Prematica" sta per prammatica cioè ordinaria, "SS.i" sta per signori, "Ga.b.t.ta" sta per Giambattista, "Don.co" sta per Domenico, "q.ta" sta per questa, "tratto" sta per periodo, "dee" sta per deve, "ξ" sta per eccetera, "Debbiti" sta per debiti, "Migliaja" sta per migliaia, "de" sta per di. Se ne ricava che ad officiare la sola chiesa di Santa Maria c'erano a quell'epoca ben tredici sacerdoti: un numero considerevole, ma non i soli in paese, poichè c'erano anche altri sacerdoti a San Severo e nelle cappellanie delle altre chiese.
Chiara Fiorani |