Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era il lunedì 18 ottobre 1824: "Questa Notte ha sempre piovuto, e forte tanto che si può seminare Circa l'ore 16:½ Sono giunti qui a titolo di Scampagnata Due E.mi Cardinali in Persone dell'E.mo Bartolomeo Pacca, ed E.mo Fabrizio Scheberas Testaferrata |già nostro Pastore| Sono Scesi in Casa di q.to Sig.e Conte Mariano Mauruzj, e subito torna a piovere forte, il quale dopo avergli dato Un decente rifresco, si portarono in Carozza a visitare la nostra Matrice Chiesa di S. Maria, indi rimontarono in Legno tornando da Mauruzj, con il Seguito di tutte le nostre Autorità, ed altri ξ con il Suono generale di tutte le Campane, e Sbari di Mortali, circa ore due si tra.nnero, poi tornarono al Vaccarile loro Villegiatura". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo Ottocento del diario di Procaccini, sciogliamo qualche abbreviazione e diamo qualche interpretazione a parole desuete: "ore 16:½" sta per mezzogiorno e mezzo secondo il sistema orario "all'italiana" vigente all'epoca che faceva decorrere il computo delle ore dal tramonto del giorno precedente, "E.mi" sta per eminentissimi, "E.mo" sta per eminentissimo, "q.to Sig.e" sta per questo signore, "rifresco" sta per rinfresco, "Carozza" sta per carrozza, "Matrice" sta per collegiata, "Legno" sta per carrozza,  "ξ" sta per eccetera, "Sbari di Mortali" sta per fuochi artificiali, "tra.nnero" sta per trattennero, "Villegiatura" sta per villeggiatura. E certo la visita di ben due cardinali, il cardinale Pacca che era Segretario di Stato Vaticano, e il cardinale Testaferrata vescovo di Senigallia doveva essere stata una circostanza eccezionale. I due prelati erano in "villeggiatura" a Vaccarile nel castello di proprietà del vescovo-conte di Senigallia ed avevano fatto una "scampagnata" a Montenovo, ospiti del conte Mauruzi, lo stesso che qualche giorno fa avevamo visto recarsi a Roma quattro anni dopo a implorare dal cardinale Pacca un impiego per suo figlio Giuseppe.

Chiara Fiorani