Oggi 30 ottobre ... accadde. Pillole di storia montenovese: Quando gli erboristi nostrani incantavano i Greci |
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Venerdì 30 Ottobre 2009 23:02 |
Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era il sabato 30 ottobre 1824: "Quest'oggi dopo cessato un poco il Vento, i Retroscritti E.mi partirono dalla Villigiatura del Vaccarile per la volta di Senigallia. Questi si sono trasportati nei Paesi limitrofi per loro Spasso, e stando fermi hanno havuto sempre molte Persone di loro confidenza in visite; ma si dica ancora, che non hanno Recato Vantaggio alcuno ne alli più poveri, e ne ad altri Ceti, e così partirono. Alla Sera circa un'ora giunsero quì quattro Greci provenienti d'Ancona
Due Donne, ed un Uomo, alloggiarono nella Locanda di Candida Biagini; Vennero all'Oggetto per farsi Curare in Medicina da questo nostro Bottanico Professore Antonio Trecento Colono attuale dell'Affittuario Sig.e Lozzi di Residenza in Contrada Barocco d.o Crocifissetto. Si portarono Due di questi malati l'istessa Sera dal d.o Trecento, Esaminato il male di entrambi venne in cognizione essere stata Gonorea mal curata; Il med.o gli assicurò, che l'averebbe guariti facendo però uso della sua Ricetta Bottanica, che gli rilasciò. I d.i Greci dopo pranzo se ne partirono con molta loro sodisfazione, promettendogli al Professore ζ 30: di regalo alla compita guarigione, intanto per riconoscenza gli regalò Scudi Due.-. Abbiamo altro consimile Professore Bottanico Andrea Carloni d'Anni 86: Storpio affatto, qui accasato in Contrada Portapesa; Il numeroso concorso de Forastieri Malati, che questi Due Bottanici hanno quotidianamente è incalcolabile d'ogni Sorte di Condizioni, e di Età; Le chiamate che hanno Forastiere sono frequentissime, anche de Principi, Conti, ed altri ξ Hanno però acquistato un Credito inalterabile, e guariscono quasi tutti, ed i loro medicinali sono composizioni di tutte Erbe, che loro sanno trovare e conoscere quando è il tempo di coglierle. Ho creduto di descrivere questi due Eccellenti Botanici Tesori della nostra Patria, onde Smascherare l'imposture de Medici Condotti, non solo, ma peggio assai le Speziarie, che sul momento ci può Ammazare, che le Erbe se bene non ci fà, male è impossibile". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo Ottocento del diario di Procaccini, sciogliamo qualche abbreviazione e diamo qualche interpretazione a parole desuete: "E.mi" sta per eminentissimi due Cardinali, "Villigiatura" sta per villeggiatura, "Spasso" sta per divertimento, "havuto" sta per avuto, "un'ora" sta per un'ora di notte corrispondente alle ore nove di sera secondo il sistema orario "all'italiana" vigente all'epoca che faceva decorrere il computo delle ore dal tramonto del giorno precedente, "bottanico" sta per erbotista, "Sig.e" sta per signore, "d.o" sta per detto, "istessa" sta per medesima, "med.o" sta per medesimo, "d.i" sta per detti, "ζ" sta per scudi, "compita" sta per avvenuta, "ξ" sta per eccetera, "imposture" sta per imbrogli, "Speziarie" sta per farmacie. Per un conservatore come Procaccini riporre fiducia nella scienza mediva era evidentemente impossibile e più confacente affidarsi ai praticoni fattucchieri.
Chiara Fiorani |