Oggi 18 novembre ... accadde. Pillole di storia montenovese: Quando una gravissima malattia colpì la figlia di Procaccini |
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Mercoledì 18 Novembre 2009 22:43 |
Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era la domenica 18 novembre 1829: "Non ho mai descritta la lunga e Seria Malattia Mortale della Figlia Letizia, giacche fin dal Mese pasato Maggio la med.a Restò Sorpresa da un Forte Reum Generale di Doglie Ereomatiche, queste a poco a poco sono andate al Petto, e perciò oggi si è Applicata trè Visciganti, con Senepismi ai Piedi e 6. Mignatte, finalm.e Due Sanguigne di circa Once 5. l'una. Si fa tutta via il Triduo ad Onore della B.ma Vergine Addolorata in S. Francesco per Ottenere la tanta grazia della di Lei guarigione, ma per anco l'Affanno Micidiale non cessa, ed io Unitam.e alla Madre, e Consorte siamo tutti tutti in gran Valle di Lagrime
Ardentissime, temendo molto della di Lei ricuperata salute La nostra Fiducia, e Speranza Rimane nella B.ma Vergine, il nostro Redentore, unitam.e a Santi Protettori, che con Reale fiducia Speriamo col loro Mezzo di riacquistare la d.a Amata Figlia. Che Iddio lo faccia, Essendosi Confessata". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo Ottocento del diario di Procaccini, sciogliamo qualche abbreviazione e diamo qualche interpretazione a parole desuete: "pasato" sta per scorso, "med.a" sta per medesima, "Reum Generale" sta per grave malattia, "Doglie Ereomatiche" sta per dolori reumatici, "Visciganti" sta per sostanze irritanti vasodilatatrici sulla pelle per aumentare la circolazione sanguigna, "Senepismi" sta per impacchi medicamentosi, "Mignatte" sta per sanguisughe per ridurre la pressione arteriosa, "Sanguigne" sta per salasso a scopo terapeutico, "Unitam.e" sta per insieme, "B.ma" sta per beatissima, "d.a" sta per detta. Il passo struggente del diario di Procaccini per la gravissima malattia della sua unica giovane figlia, da poco sposata a Nicola Brunetti, è di toccante intensità e rivela tutta la condizione di impotenza della medicina dell'epoca che si avvaleva di metodi empirici e inefficaci di cura.
Chiara Fiorani |