Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era il mercoledì 16 luglio 1828: “Circa l’ore 21. si alzò un turbine impetuoso con Vento, Grandine, ed acqua, il quale ha rovinato quasi tutto il Territorio, concluderò dunque che trà Venti, Secca, e Grandine. Quest’Anno è decisa la Carestìa, ed è quasi Generale, Denari non vi sono in conto alcuno, che sebbene i Grani a ore crescono stando oggi a ζ 10:, e le Fave a ζ 8: e queste più non vi sono, per i Possidenti sarebbe Vantaggio, mà chi compra? Anche oggi si carica il Vino Ultimissimo alle nostre Cantine, e questo a ζ 6. all’ingrosso, i Poveri, ed Artieri poi gli fanno bere tutte le Scolature, e però Aceto. Una Commune mal Regolata come questa non v’è entro lo Stato. Causa de Superiori Bambocci, che attendono altro che ai loro propri interessi, ed il Capo è il Priore M.se Vin.zo Buti, con il Segretario Vincenzo Garofani. Iddio sia quello, che ci faccia compire l’Anno in Pace, mà io prevedo l’Inverno possa divenire burascoso". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo Ottocento del diario di Procaccini, sciogliamo qualche abbreviazione e diamo qualche interpretazione a parole desuete: "

Chiara Fiorani