Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era la domenica 20 luglio 1823: “Chi hanno diviso i Grani si lagnano il calo per Metà, e con tutto ciò sull’aja si Vendono ζ 5:50. Le Fave a ζ 3:75: parim.ti per Metà. Restano annichiliti anche i Granturchi per la gran seccità, e Caldi eccessivi, però anche in questo genere và male assai, come si dirrà. In poche parole, non si Raccoglie, non si Vende; ma non si cessa mai, mai, mai, e poi mai a pagare e Camerali, e Comunitative Imposizioni in otto, o dieci Rami, Si può in tal maniera andare inanzi? Ditelo Voi o Caro Lettore, per Me". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo Ottocento del diario di Procaccini, sciogliamo qualche abbreviazione e diamo qualche interpretazione a parole desuete: "Chi” sta per coloro che, “lagnano” sta per lamentano, “ζ” sta per scudi che era l’unità di misura del denaro all’epoca, “parim.ti” sta per ugualmente, “annichiliti” sta per disseccati, “seccità” sta per siccità, “dirrà” sta per riferirà, “Camerali, e Communitative Imposizioni” sta per tasse statali e comunali, “Rami” sta per genere, “inanzi” sta per avanti.

Chiara Fiorani