Oggi 2 dicembre ... accadde. Pillole di storia montenovese: Quando il papa rimediò alla effrazione del Monte di Pietà |
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Mercoledì 02 Dicembre 2009 20:43 |
Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era la domenica 2 dicembre 1821: "Per rescritto S.p.mo del Nostro Sommo Pontefice Pio VII. Chiaramonti felice.e regnante, ha detto, che il Fruttato della Possessione della Presentazione destinate a beneficio Annuale di Quattro Zitelle in Dote ripartitam.e cavate a Sorte; vada a beneficio del Monte di Pietà..., onde riprestinarlo dal Latrocinio fatto, a vantaggio di tutta la Popolaz.e". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo Ottocento del diario di Procaccini, sciogliamo qualche abbreviazione e diamo qualche interpretazione a parole desuete: "rescritto" sta per sovrana decisione, "S.p.mo" sta per supremo, "felice.e" sta per felicemente, "Fruttato" sta per utile, "Possessione" sta per proprietà
terriera, "Presentazione" sta per Confraternita della Presentazione proprietaria del terreno in parola, "beneficio annuale di Quattro Zitelle in Dote ripartitam.e cavate a Sorte" sta per doti annuali sorteggiate fra le nubili da marito indigenti, "Monte di Pietà" sta per l'omonima istituzione creditizia caritativa in sovvenimento dei poveri e ospitato presso l'attuale ufficio dei vigili urbani in municipio, "riprestinarlo" sta per ricostituirlo, "Latrocinio fatto" sta per furto con scasso perpetrato, "Popolaz.e" sta per popolazione. Era successo infatti che qualche tempo prima il "Monte di Pietà" era stato scassinato nottetempo, con un danno gravissimo che aveva pregiudicato il normale funzionamento di quel che, di fatto, era la banca popolare dell'epoca e il provvedimento sovrano suppliva al danno destinandovi, a ristoro, l'utile ricavato dalla amministrazione agraria della pia istituzione confraternitale, a vantaggio dei poveri del paese.
Chiara Fiorani |