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Home Centro Cultura Popolare Premio S.Giovannino Ostra Vetere: Il discorso del Presidente del Centro di Cultura Popolare al termine della visita del Prefetto
Ostra Vetere: Il discorso del Presidente del Centro di Cultura Popolare al termine della visita del Prefetto PDF Stampa E-mail
Venerdì 04 Dicembre 2015 22:00

Ostra Vetere Il discorso del Presidente del Centro di Cultura Popolare al termine della visita del Prefetto  Immediatamente dopo il termine della visita di S.E. il Prefetto, si è tenuto il discorso del Presidente del Centro di Cultura Popolare Alberto Fiorani a conclusione della cerimonia di consegna del Premio San Giovannino ai Carabinieri, che trascriviamo integralmente: “Consentite un attimo due parole solamente, per ricordare il valore della comunità, la tradizione d’accoglienza, come abbiamo dimostrato oggi, prima ai Carabinieri che prestano servizio encomiabile alla comunità, e poi a Sua Eccellenza il Prefetto. Mia figlia, Chiara, Ostra Vetere Il discorso del Presidente del Centro di Cultura Popolare al termine della visita del Prefettol’avvocato, avrebbe avuto piacere di illustrare il tenore della monografia che ha realizzato in queste settimane e che ha scritto in vista di questa occasione. Avrete occasione di leggere tutto quello che voleva dire: lo trovate comunque scritto nella monografia. E’ una rassegna di tutta la storia del paese da quando era una autonoma comunità, con tanto di Statuti, leggi proprie, un Tribunale e un esercito, addirittura. Qui ci sono i Carabinieri, che non sono altro che i successori di quelle attività e di quelle presenze, che hanno assicurato il corretto Ostra Vetere Il discorso del Presidente del Centro di Cultura Popolare al termine della visita del Prefettosviluppo della comunità nell’arco di tanti secoli, a iniziare dal lontano Millecento, quando è sorto il Comune. Il suo primo atto, il primo documento che ancora si conserva, è una lunghissima pergamena, redatta tra il 1240 e il 1252, depositata presso l’Archivio Comunale, nella quale si parla di tante cose e le troverete scritte in questo volume, ma già a quell’epoca un concetto era chiarissimo: il Comune di Montenovo era un Comune accogliente, ha accolto profughi anche in quella occasione. Erano profughi prossimi a noi, erano barbaresi: Ostra Vetere Il discorso del Presidente del Centro di Cultura Popolare al termine della visita del Prefettoquarantotto famiglie di Barbara per fuggire alla invasione delle milizie teutoniche dell’imperatore Federico II, composte anche da saraceni di stanza a Lucera nella Puglia, sono fuggiti alla loro sudditanza dal padrone, se possiamo dire così, feudale di quella “villa” (era “villa” e non “castello”, Barbara) mentre invece Montenovo era già Comune libero con propri Statuti e proprie leggi. I barbaresi sono venuti a chiedere a noi ospitalità e la comunità montenovese ha acconsentito a farli entrare, anzi, i nostri sono andati a prendere le loro robe per aiutarli a Ostra Vetere Il discorso del Presidente del Centro di Cultura Popolare al termine della visita del Prefettovenire qui. Ma quando sono venuti, la prima cosa che hanno dovuto fare è giurare “castellanìa”, cioè giurare di voler diventare cittadini nostri e di rispettare le nostre leggi. Sì alla accoglienza, quindi, ma alla condizione che chi viene ci rispetti e rispetti le regole che ci siamo liberamente dati. Questa è una condizione che è documentata nel primo documento, la pergamena del 1240, e che è stato solo il primo di tanti altri esempi. Ostra Vetere ha accolto anche nel 1380, dopo la peste, altre popolazioni che sono venute qui rifugiate per ripopolare il Ostra Vetere Il discorso del Presidente del Centro di Cultura Popolare al termine della visita del Prefettopaese: erano lombardi e romagnoli. Ci sono ancora oggi famiglie che si chiamano Lombardi e Romagnoli perchè sono venuti anche loro qui ospiti, profughi dalle loro terre, ospitati da noi, ma dovevano comunque rispettare le regole nostre. La stessa cosa avevano già fatto i toscani all’inizio del Milletrecento e ancora a Ostra Vetere ci sono la via Fiorenza, la via Fiorenzola che è diventata poi via Marulli, e il vicolo Bianco, proprio perché era il vicolo dove abitavano i toscani Guelfi Bianchi. C’è anche il Palazzo de’ Medici, che non era “dei medici”, ma Ostra Vetere Il discorso del Presidente del Centro di Cultura Popolare al termine della visita del Prefetto“de’ Medici”, perché era proprio della famiglia diventata poi Granducale di Toscana. Tanti altri sono arrivati, ma sempre con questa condizione: a venire qui, a diventare come noi, ma a rispettare le nostre leggi e la nostra tradizione. Gli ultimi che sono arrivati, sono giunti qui alla metà del Quattrocento ed erano i profughi delle terre d’Oltremare, dai Balcani. Sono venuti gli abitanti di Ragusa, gli abitanti della Schiavonìa, della Dalmazia, e infatti ancora oggi noi abbiamo gli schiavoni. Ecco, c’è Franco Schiavoni, che viene proprio da quella tradizione di famiglia che Ostra Vetere Il discorso del Presidente del Centro di Cultura Popolare al termine della visita del Prefettoper secoli ha conservato la tradizionale attività di cavallari, allevatori di cavalli. Adesso lui fa un altro mestiere, naturalmente, però quella era la tradizione della famiglia degli schiavoni e degli altri profughi ragusini. Sono venuti, vedete come s’è integrata la famiglia degli Schiavoni da noi? Vengono qui, ci rispettano, li rispettiamo, rispettano le nostre leggi. Questo è quello che avremmo voluto dire al Prefetto, visto che è venuto a fare visita a una comunità nigeriana qui ospitata a Ostra Vetere: ben vengano quelli che vengono da fuori, ma siano rispettosi delle nostre tradizioni e delle nostre leggi. Come possiamo indurli ad essere così rispettosi? Grazie all’aiuto dei Carabinieri, che servono a mantenere l’ordine pubblico. Tutte le cose che io vi ho detto, le ha scritte molto più diffusamente in questo volumetto che adesso io vi offro e vi invito però a fare un applauso all’autrice. (Applausi). Grazie per la presenza al Sindaco di Castelleone di Suasa Carlo Manfredi e al consigliere delegato Franco Bellagamba”.

Centro Cultura Popolare

 

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