Santo del giorno 5 giugno San Bonifacio Vescovo e martire |
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Mercoledì 05 Giugno 2013 00:00 |
Senza l'opera missionaria di San Bonifacio non sarebbe stata possibile l'organizzazione politica e sociale europea di Carlo Magno. Bonifacio o Winfrid sembra appartenesse a una nobile famiglia inglese del Devonshire, dove nacque nel 673 (o 680). Professò la regola monastica nell'abbazia di Exeter e di Nurslig, prima di dare inizio all'evangelizzazione delle popolazioni germaniche oltre il Reno. Il suo primo tentativo di raggiungere la Frisia andò a vuoto per l'ostilità tra il duca tedesco Radbod e Carlo Martello. Winfrid compì allora il pellegrinaggio a Roma per pregare sulle tombe dei martiri e avere la benedizione del papa. San Gregorio II ne assecondò lo slancio missionario e Winfrid ripartì per la Germania. Sostò nella Turingia, quindi raggiunse la Frisia, appena assoggettata dai Franchi, e vi operò le prime conversioni. In tre anni percorse gran parte del territorio germanico. Anche i Sassoni risposero con entusiasmo alla sua predicazione. Convocato a Roma, ebbe dal papa l'ordinazione episcopale e
il nuovo nome di Bonifacio. Durante il viaggio di ritorno in Germania in un bosco di Hessen fece abbattere una gigantesca quercia alla quale le popolazioni pagane attribuivano magici poteri perché ritenuta sede di un dio. Quel gesto fu ritenuto una vera sfida alla divinità e i pagani accorsero per assistere alla vendetta del dio offeso. Bonifacio ne approfittò per recare loro il messaggio evangelico. Ai piedi della quercia abbattuta eresse la prima chiesa dedicata a San Pietro. Prima di organizzare la Chiesa sulla riva destra del Reno pensò alla fondazione, tra le regioni di Hessen e Turingia, di un'abbazia, che divenisse il centro propulsore della spiritualità e della cultura religiosa della Germania. Nacque così la celebre abbazia di Fulda, paragonabile per attività e prestigio alla benedettina Montecassino. Come sede arcivescovile scelse la città di Magonza, ma espresse il desiderio di essere sepolto a Fulda. Già vecchio, eppur infaticabile, ripartì per la Frigia. Lo accompagnavano una cinquantina di monaci. Il 5 giugno 754 aveva dato l'appuntamento presso Dokkum a un gruppo di catecumeni. Era il giorno di Pentecoste; all'inizio della celebrazione della Messa i missionari vennero assaliti da un gruppo di Frisoni armati di spade. "Non temete - disse Bonifacio ai compagni - tutte le armi di questo mondo non possono uccidere la nostra anima". Quando la spada di un infedele si abbatté sul suo capo, cercò di ripararsi coprendosi con l'Evangeliario. Ma il fendente sfregiò il libro e mozzò il capo del martire. Fu il fondatore dell'abbazia di Fulda (Germania), dove è sepolto.
Da: http://www.santiebeati.it |