Santo del giorno 23 giugno Beato Pietro Giacomo da Pesaro sacerdote agostiniano |
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Domenica 23 Giugno 2013 00:00 |
Nacque a Pesaro molto probabilmente nell’anno 1445. Poco si sa della sua famiglia, che qualche storico chiama Gaspari. Giovanissimo chiede ed ottiene di entrare nella sua città nel Convento degli agostiniani, i quali infondono in lui l’elemento carismatico che li caratterizza: lo studio come via alla sapienza, alla virtù e al ministero apostolico. Terminato il noviziato, il giovane emette la professione e viene avviato al compimento degli studi necessari per il ministero sacerdotale e alla carriera accademica secondo il rigido e impegnativo programma prescritto all’Ordine agostiniano. Dopo l’ordinazione sacerdotale, è inserito nella vita conventuale con l’impegno di proseguire gli studi e di guidare i giovani studenti dell’Ordine. Nel 1472 è Maestro degli studenti a Perugia. Nel 1473 è inviato ad insegnare nello Studio agostiniano di Firenze. Nel 1482 lo troviamo, già con il titolo di maestro in Sacra Teologia a Rimini con il compito di Reggente dello studio. Partecipa a due Capitoli Generali: nel 1482 a Perugia e nel 1486 a Siena. Sempre nella stima dei superiori e confratelli, rinuncia a ogni incarico, anche prestigioso, e preferisce dedicarsi alla vita ascetica e alla contemplazione nell'eremo di Valmanente, reso famoso dalla santità di Nicola da Tolentino,il quale proprio in quel luogo ebbe la sua celebre visione del Purgatorio. Altre notizie, che a volte nelle piccole biografie gli storici hanno riportato - come una sua nomina a commissario generalizio per una vertenza tra i Conventi di Pergola e Corinaldo, la sua elezione a Priore Provinciale
della Provincia Picena e l'incarico di Priore nel celebre Convento e Studio di San Giacomo Maggiore a Bologna, andrebbero meglio verificate, anche perché alcune potrebbero riferirsi a un omonimo Pietro Giacomo da Pesaro, a lui contemporaneo. Da notizie certe sappiamo tuttavia che il Beato emerge per alcune caratteristiche inconfondibili: la santità di vita, l'amore per lo studio, l'impegno nell'evangelizzazione e nella formazione spirituale e culturale dei giovani agostiniani, la ricerca di solitudine, ascesi, preghiera e penitenza, tutti elementi che le Costituzioni del tempo - erano le stesse preparate dai Beati Clemente da Osimo e Agostino Novello per il Capitolo di Ratisbona nel 1290 - presentavano come punti forza dell' Ordine agostiniano appena strutturato. Muore poco più che cinquantenne nel 1496 a Valmanente (PU), dove le sue reliquie oggi si venerano nella chiesa agostiniana. Pio IX ne approvò il culto nel 1848 e la sua memoria liturgica ricorre il 23 giugno.
Da: http://www.santiebeati.it |