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Santo del giorno 10 luglio San Silvano (Silano) martire PDF Stampa E-mail
Mercoledì 10 Luglio 2013 00:00

Santo del giorno 10 luglio San Silvano (Silano) martireIl santo è tradizionalmente identificato con uno dei sette figli di Santa Felicita che, secondo il racconto di una nota passio, sarebbero stati uccisi a Roma, con la loro madre, durante la persecuzione dell’imperatore Antonino. Tra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta, una campagna di scavi nel complesso cimiteriale dei Giordani, sulla Via Salaria, ha permesso di riportare alla luce frammenti di una lastra marmorea su cui erano incisi, nei bellissimi e chiari caratteri filocaliani, alcuni versi celebranti un martire septimus ex numero fratrum che ulteriori testimonianze epigrafiche (un carme di papa Vigilio e un’iscrizione votiva di un certo Marcello) hanno permesso di identificare con Alessandro uno dei nomi attribuiti ai sette figli di Felicita che, sia la Depositio Martyrum, sia il Liber Pontificalis indicano sepolto in quella catacomba. La storia dei Sette Santi Fratelli, come sono ricordati nella tradizione ecclesiastica, deve dunque possedere un fondo di storicità, quantomeno in riferimento al loro martirio, i cui particolari forse già allora perduti, vennero proposti alla metà del IV secolo nella nota passio, redatta richiamandosi ad un analogo episodio biblico di eroica testimonianza. La sepoltura di Silvano, indicata con quella della madre nel cimitero di Massimo, venne violata dai seguaci del sacerdote Novaziano, che contestavano alla Chiesa il diritto di assolvere da colpe gravi. Le sue reliquie, trasportate in un loro luogo di culto, furono recuperate da papa Innocenzo I (401 - 417) e riportate nel loculo catacombale, come confermano alcune iscrizioni posteriori, dove rimasero fino al tempo delle grandi traslazioni nelle basiliche urbane. Alla fine del VIII secolo, infatti, papa Leone III traslò i corpi di Felicita e Silvano in Santa Susanna dove ancora si troverebbero all’interno dell’altare della cripta. Ancora oggi sono numerose le persone che portano il nome del santo, raffigurato nell’arte sia come fanciullo, accanto alla madre Santa Felicita, sia come soldato romano, ricorrente iconografia dei giovani martiri romani.