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Santo del giorno 8 agosto San Ciriaco di Roma diacono e martire PDF Stampa E-mail
Giovedì 08 Agosto 2013 00:00

Santo del giorno 8 agosto San Ciriaco di Roma diacono e martireSan Ciriaco martire a Roma fa parte di un gruppo di sei martiri, con Largo, Memmia, Crescenziano, Giuliana, Smaragdo, tutti commemorati nello stesso giorno dell’8 agosto. La storia di Ciriaco e dei suoi compagni si ricava dalla ‘Passio Marcelli’: l’imperatore Massimiano (250-310) decise di edificare a Roma le terme in onore del co-imperatore Diocleziano e utilizzò per i suoi lavori anche i cristiani già in prigione; questi furono aiutati dal ricco Tresone, tramite Ciriaco, Sisinnio, Smaragdo e Largo: i primi due erano stati ordinati diaconi dal papa Marcello († 309) e incaricati appunto di aiutare e assistere i cristiani arrestati a seguito della persecuzione in atto, ma il gruppo venne scoperto e condannato con gli altri a lavorare alle terme. Rinfocolata la persecuzione, Sisinnio venne incarcerato e poi martirizzato insieme al vecchio Saturnino il 29 novembre; Ciriaco, Largo e Smaragdo, rimasti in carcere, furono visitati da altri cristiani e operarono anche miracoli, come Ciriaco che esorcizzò Artemia, figlia di Diocleziano, posseduta dal demonio e poi la battezzò. Diocleziano (243-313) riconoscente lasciò liberi i tre cristiani e donò loro anche una casa; la leggenda racconta ancora che i tre si recarono in Persia, dove operano un analogo prodigio con Giovia, figlia del re Sapore († 272), poi ritornarono a Roma, dove nella casa a loro donata istituirono un fonte battesimale e in cui papa Marcello battezzò i loro convertiti. Dopo l’abdicazione di Diocleziano nel 305, l’altro imperatore Massimiano fece arrestare i tre cristiani, insieme a Crescenziano, il quale sottoposto a supplizi, morì per primo il 24 novembre e fu seppellito nel cimitero di Priscilla. Mentre Ciriaco, Largo e Smaragdo, insieme ad altri cristiani, tra i quali Memmia e Giuliana, di cui si conoscono i nomi, vennero condotti sulla via Salaria e lì decapitati il 16 marzo e sepolti sullo stesso posto. L’8 agosto successivo papa Marcello trasferì i loro corpi al VII miglio della via Ostiense. La loro casa, assegnata in un primo tempo al prefetto Carpasio, venne trasformata in un bagno pubblico e in seguito chiusa e abbandonata. Nel ‘Liber Pontificalis’ si riporta che papa Onorio (625-638) fece fabbricare una chiesa in onore del solo san Ciriaco e così pure nelle biografie di papa Leone III e papa Benedetto III viene ricordata questa chiesa; i ruderi di questa antica basilica furono riscoperti nel 1915 sulla via Ostiense. Il culto per san Ciriaco a Roma durante il Medioevo ebbe notevole diffusione, come attestano le varie chiese erette in suo onore quasi tutte scomparse; nell’817 ad opera di papa Pasquale I le reliquie del santo furono trasferite dalla chiesa sulla via Ostiense, nella chiesa di Santa Prassede e successivamente nella chiesa di San Ciriaco di Neuhausen presso Worms, e in questa zona della Sassonia il santo ha avuto un grande culto e tutta una tradizione iconografica.

Da: http://www.santiebeati.it