Santo del giorno 12 settembre San Guido di Anderlecht pellegrino |
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Giovedì 12 Settembre 2013 00:00 |
È uno dei santi più venerati del Belgio. Di Guido di Anderlecht, che una incerta cronologia colloca negli anni 950-1012, il suo primo biografo, che scrive appena un secolo dopo nel 1112, al tempo della esumazione delle sue reliquie, lo dice figlio di contadini della regione belga del Brabante. Mite e generoso, Guido mostrò fin da giovane il suo distacco dai beni terreni, donando quanto possedeva ai poveri: aveva avvertito il pericolo che il denaro fa correre alle anime, anche quando lo si riveste di nobili intenzioni, come il desiderio di soccorrere con l'elemosina gli indigenti. Desideroso di condurre vita ascetica, lasciò anche la casa paterna e a Laken, nei pressi di Bruxelles, scelse di fare il sacrestano al parroco, per rendersi utile al prossimo e al tempo stesso dedicarsi alla preghiera e alle pie pratiche dell'ascesi cristiana. Fu dapprima sagrestano nella chiesa di Mariensee a Laken, noto per la sua generosità verso i poveri. A un certo punto della sua vita, non per desiderio di guadagno, ma per costituire un fondo a favore dei poveri, si mise nel commercio. Non fu una scelta felice e se ne
accorse quasi subito, poiché la prima nave che riuscì ad armare affondò nella Senna con tutto il carico. Per Guido fu un avvertimento del Cielo, non perchè la professione del commerciante sia contraria alle leggi del Signore - si affrettava a soggiungere il biografo - ma perché egli aveva preferito la via più comune a quella più ardua nel cammino verso la perfezione. Guido indossò allora l'abito del pellegrino e per sette anni si mise in cammino lungo le insicure e tormentate strade d'Europa e non solo, per recarsi in visita ai più grandi santuari della cristianità. Si recò a Roma e poi proseguì per la Terrasanta fino a Gerusalemme. Di ritorno dal lungo pellegrinaggio, stanco e malato, venne ospitato da un sacerdote di Anderlecht, una cittadina presso Bruxelles, dalla quale prese l'appellativo, e dove poco dopo piamente morì, il 12 settembre 1012, senza lasciare un ricordo particolare. Infatti anche la sua tomba venne per molto tempo trascurata, finché il ripetersi di alcuni prodigi rinverdì la memoria del santo. Sulla sua tomba si verificarono numerosi miracoli e il culto di Guido crebbe rapidamente e gli fu dedicata una grande chiesa che ne accolse le reliquie. Le sue spoglie si trovano ancora nella Collegiata di Anderlecht. Nel corso dei secoli la devozione a san Guido si allargò. Così sotto la protezione dell'umile sacrestano, figlio di contadini, si sono posti i lavoratori dei campi, i campanari, i sacrestani, i cocchieri. San Guido protegge le stalle, le scuderie e in particolare i cavalli, che durante la festa annuale ad Anderlecht vengono benedetti al termine di una folcloristica processione. Poichè sembra sia morto di dissenteria, il suo nome è invocato da quanti sono afflitti da questo male. L'iconografia ritrae solitamente Guido come pellegrino o con gli abiti del contadino. Frequentemente accanto a lui c'è un bue.
Da: http://www.santiebeati.it |