Santo del giorno 9 ottobre San Dionigi vescovo di Parigi e compagni martiri |
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Mercoledì 09 Ottobre 2013 00:00 |
Secondo la tradizione, Dionigi fu il primo vescovo di Parigi, inviato in Gallia dal Papa Fabiano nel 250. Subì il martirio insieme al sacerdote Rustico ed diacono Eleuterio nelle vicinanze di Parigi. San Dionigi è citato in vari importanti documenti tutti datati intorno al V-VI secolo; come la ‘Vita di santa Genoveffa’ ove si dice che la santa verso il 475 costruì a Parigi la basilica di san Dionigi in cui sono conservate le sue reliquie e accanto a cui nel secolo VII sorse la celebre abbazia che da lui prese il nome. Lo storico-poeta Venanzio Fortunato, morto verso il 600, anch’egli annota nei suoi scritti la chiesa di san Dionigi e un’altra esistente a Bordeaux; san Gregorio di Tours (m. 594) nella sua ‘Historia Francorum’ racconta di Dionigi e il suo martirio. Stranamente in questi antichi autori mancano
notizie per i compagni di martirio e di apostolato di Dionigi vescovo, cioè Rustico prete ed Eleuterio diacono; i loro nomi compaiono per la prima volta nel secolo VI-VII nel ‘Martirologio Geronimiano’. La prima ‘passio’ latina si ha nell’VIII secolo e posiziona al I secolo la venuta in Gallia di Dionigi e compagni, ma una seconda e terza ‘passio’ del IX secolo hanno creato un alone di leggenda intorno alla sua figura. La versione più accreditata, lo indica come mandato da Roma insieme agli altri due compagni ad evangelizzare nel III secolo, la Gallia, divenendo primo vescovo di Parigi che allora si chiamava Lutezia, organizzatore della prima comunità cristiana sulla Senna, e martire nel 270. Egli è raffigurato in tante chiese con statue, vetrate, bassorilievi, miniature, lezionari, pale d’altare, dipinti, in buona parte da solo, in vesti episcopali, spesso con la testa mozzata fra le mani; dopo l’VIII secolo è raffigurato anche insieme a Eleuterio e Rustico. L’iconografia è ricchissima, testimonianza della diffusione del culto a Parigi ed in tutta la Francia e poi nelle Colonie, essa rappresenta con dovizie di particolari, il processo davanti al governatore Sisinnio, il supplizio della graticola con le fiamme, la santa Comunione ricevuta da Gesù Cristo mentre era in carcere, soprattutto il martirio mediante decapitazione o rottura del cranio, avvenuta a Montmartre e con Dionigi che cammina da lì al luogo della sepoltura, con la testa portata da se stesso con le mani.
Da: http://www.santiebeati.it |