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Santo del giorno 14 ottobre San Gaudenzio (Gaudenzo) di Rimini vescovo e martire PDF Stampa E-mail
Lunedì 14 Ottobre 2013 00:00

Santo del giorno 14 ottobre San Gaudenzio (Gaudenzo) di Rimini vescovo e martireGaudenzio (o Gaudenzo) nacque ad Efeso nell’Asia Minore. Giunto a Roma intorno al IV secolo fu battezzato, poi ordinato sacerdote e consacrato vescovo e quindi inviato dal papa a Rimini, di cui fu probabilmente il primo vescovo, per annunciare il Vangelo. Combattè vigorosamente i residui di paganesimo e l'eresia. Nell’anno 359 partecipò al Concilio di Rimini indetto dall’Imperatore Costanzo II, appositamente convocato per condannare Ario; allorchè se ne profilò la vittoria, Gaudenzio, con altri diciassette vescovi, abbandonò il concilio e si ritirò in una piccola cittadina vicina e che dopo questo evento fu chiamata la Cattolica. Durante il suo episcopato ordinò Diacono Marino, il santo fondatore della vicina Repubblica. Rientrato a Rimini, attaccò apertamente le posizioni ariane. Arrestato dal preside dell'imperatore Costanzo, fu strappato dalle mani dei giudici e linciato dai seguaci di Ario, il 14 ottobre del 360. San Gaudenzio - il cui culto è comunque molto antico - è il patrono di Rimini, dove è conservata la reliquia del cranio, mentre a Garaguso (MT) si trovano alcuni frammenti di ossa delle braccia, e festeggiato il 14 ottobre. Nel 590 la regina longobarda Teodolinda, non ritenendo sicure le spoglie del santo a causa delle scorrerie dei barbari, le fece traslare da Rimini a Senigallia presso l’abbazia da lei fondata e intitolata al santo martire riminese. Da lì furono in seguito trasferite nella vicina Ostra, di cui San Gaudenzio è patrono, e dove attualmente si trovano sotto l’altare a lui dedicato nella chiesa di San Francesco. Non si sa con precisione quando iniziò il culto in onore di san Gaudenzio e quando, con certezza, furono portate ad Ostra le sue reliquie. Nel 1366, secondo quanto afferma Andrea Menchetti, già la comunità Bodiese celebrava ogni anno la Festa in onore di san Gaudenzio. Sembra quindi di poter affermare che le Reliquie di san Gaudenzio siano state portate a Montalboddo tra il XIV e il XV secolo (1300 e il 1400) ad opera di un Capitano di Casa Bergamini, deposte nella Chiesa della Comunità (San Francesco), murate in prossimità del Campanile, estratte nel 1520 e poste nell'altare a lui dedicato (l'ultimo a sinistra entrando in chiesa) per il quale nel 1572, il pittore Ercole Ramazzani dipinse la tela che rappresenta il Crocifisso con San Francesco e San Gaudenzio. Alla stessa epoca risale anche l'intitolazione a San Gaudenzio della Collegiata di Morro d'Alba e l'estensione della festa di San Gaudenzio (14 ottobre) a tutta la Diocesi di Senigallia, come avviene per i Santi originari della Diocesi.

Da: http://www.santiebeati.it e http://it.wikipedia.org/wiki/Gaudenzio_di_Rimini