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Santo del giorno 30 dicembre San Felice I papa PDF Stampa E-mail
Lunedì 30 Dicembre 2013 00:00

Santo del giorno 30 dicembre San Felice I papaSecondo la breve biografia contenuta nel Liber Pontificalis Felice era romano, figlio di un certo Costantino; eletto al sommo pontificato il 5 gennaio 269; durante l'impero di Aureliano ottenne la palma del martirio e fu sepolto al secondo miglio della via Aurelia, in una basilica da lui stesso edificata, il 30 maggio 274. Parecchie di queste notizie sono state fraintese dal compilatore; non consta, infatti, che Felice sia morto martire, poiché il suo nome non fu inserito nella Depositio martyrum, ma in quella episcoporum, il che vuol dire che all'inizio del secolo IV non era venerato a Roma come martire. Il suo dies natalis non è il 30 maggio come dice il Liber Pontificalis e ripete il Martirologio Romano, ma il 30 dicembre 274; evidentemente l'anonimo compilatore lesse III Kal.iun. invece di III Kal.ian. Nè è certo che abbia edificato una basilica sulla via Aurelia, mentre non è vero ch'egli sia stato sepolto sulla stessa via, perché la Depositio episcoporum attesta chiaramente che il suo sepolcro era nel cimitero di Callisto sulla via Appia. L'equivoco nacque dal fatto che sulla via Aurelia era realmente sepolto e venerato un martire Felice, col quale fu identificato e confuso il papa. Anche del decreto liturgico attribuitogli dal Liber Pontificalis non si può affermare l'autenticità, come è certamente apocrifa la lettera che Felice avrebbe scritto alla Chiesa di Alessandria, un frammento della quale fu riferito da san Cirillo d'Alessandria, e letto al concilio di Efeso (431): in realtà si trattava di un falso confezionato dagli Apollinaristi. L'unica notizia certa su Felice rimane perciò il latercolo della Depositio episcoporum, e gli anni del suo pontificato. Probabilmente egli dovette interessarsi della questione di Paolo di Samosata, perché fu lui a ricevere la lettera sinodale che il concilio di Antiochia del 268 aveva inviato al papa Dionigi, che nel frattempo era morto. Fu infatti durante il papato di Felice I che l'imperatore Aureliano, dopo la deposizione di Paolo, decise di assegnare i beni immobili della Chiesa antiochena a quei fedeli che erano in comunione con la Chiesa di Roma. Fu papa Felice I a stabilire con un decreto che si celebrasse la Messa sopra le tombe che custodivano le reliquie o "memorie" dei santi martiri cristiani, da cui conseguì in notevole incremento del culto dei martiri.

Da: http://www.santiebeati.it