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NoSanto del giorno 18 agosto: Beati 64 Martiri nei Pontoni di Rochefort durante la Rivoluzione Francese |
Mercoledì 18 Agosto 2021 00:00 |
La Rivoluzione Francese, come tutte le rivoluzioni che presuppongono un capovolgimento violento delle classi al potere con i rivoltosi, lasciò dietro di sé un lago di sangue, morti ingiuste, delitti e violenze. E la Chiesa Cattolica, che in ogni rivoluzione avvenuta nel mondo, sin dalle sue origini, ha dovuto pagare un tributo di sangue, anche in questa ebbe innumerevoli martiri, morti per il solo fatto di essere religiosi. L’Assemblea Costituente nel 1789, dopo aver confiscato tutti i beni ecclesiastici e soppresso gli Istituti religiosi, decretò la Costituzione Civile del Clero, per cui vescovi e parroci, dovevano essere eletti con il voto popolare e imponendo al clero il giuramento di adesione alla Costituzione stessa: Ci fu chi aderì (clero giurato) e chi non lo volle fare (clero “refrattario”). L’Assemblea Legislativa
andata al potere, infierì contro il clero ‘refrattario’ giungendo nel 1792 a massacrarne 300, fra vescovi e sacerdoti. Seguì al potere la Convenzione Nazionale, che emise contro il clero ‘refrattario’ dei decreti di deportazione, per cui bisognava presentarsi spontaneamente pena la morte. Furono così colpiti altri 2412 sacerdoti e religiosi, deportati in tre zone della Francia, 829 a La Rochelle (Rochefort), 76 a Nantes-Brest e 1494 a Bandeau-Blayc. I deportati di Rochefort, appartenenti a 35 diocesi, affrontarono per la fede i crudeli trattamenti ordinati dalla Convenzione, che voleva disfarsi clandestinamente della loro opposizione. Ma la fermezza nella fede dimostrata dai deportati li rese intrepidi testimoni di Cristo, confermandoli fedeli figli della Chiesa. Nella primavera 1794, gli 829 sacerdoti e religiosi furono imbarcati su due vecchie navi (pontoni), che rimasero ancorate nella foce del fiume Charente, di fronte all’isola di Aix. Ammucchiati di notte in uno strettissimo interponte, vissero un vero inferno di sofferenze, che furono appesantite dalla cattiveria dell’equipaggio che, ogni mattina, “affumicava” i poveri prigionieri con il fumo di catrame. I miseri detenuti, costretti a vivere numerosi in così poco spazio, subirono sofferenze e stenti indicibili, senza alcuna assistenza sanitaria e molti di loro erano anziani e ammalati. Dopo cinque mesi di quella invivibile detenzione, si contarono ben 547 morti, fra i quali il canonico Jean-Baptiste Souzy, che nel marzo 1794 aveva ricevuto dal vescovo di La Rochelle la sua delega per l’assistenza ai suoi compagni deportati, prima per il disagevole viaggio poi per la prigionia, come molti altri confratelli, fu sepolto nella sabbia dell’isola Madame. Con la testimonianza dei 282 sopravvissuti, liberati nel febbraio 1795, si poterono raccogliere notizie complete sul martirio di tutti questi sacerdoti diocesani e religiosi; nel 1932 fu istruito a La Rochelle il processo ordinario per la beatificazione di 64 martiri, dei quali si era potuto reperire una documentazione sufficiente sulla loro morte. Il 2 luglio 1994 fu riconosciuto il loro martirio, ciò ha permesso la loro beatificazione a Roma il 1° ottobre 1995, da parte di papa Giovanni Paolo II. Ma nella cerimonia di beatificazione furono commemorati tutti i 547 deportati morti a Rochefort, gli eroici “Martiri dei Pontoni” del 1794. Sulla spiaggia dell’Isola Madame, nell’estuario del fiume Charente, i pellegrini hanno deposto una croce di ciottoli, sul luogo ove furono sepolti molti martiri, indicando simbolicamente la loro tomba. Si riportano di seguito i 64 nomi, con la qualifica e le date di nascita e morte; nati e vissuti in città e diocesi diverse, morirono tutti nella zona di Rochefort, accomunati nella fedeltà a Cristo, vittime della Rivoluzione Francese; a parte la celebrazione singola per ognuno nel giorno della morte, tutti insieme vengono ricordati il 18 agosto: - Jean-Baptiste Souzy – sacerdote, vicario episcopale della deportazione (24/3/1732 - 27/8/1794) - Antoine Bannassat – parroco (20/5/1729 - 18/8/1794) - Jean-Baptiste di Bruxelles – canonico (12/9/1734 - 18/7/1794) - Florent Dumontet de Cardaillac – vicario generale di Castres (8/2/1749 - 5/9/1794) - Jean-Baptiste Duverneuil – carmelitano (1737 - 1/7/1794) - Pierre Gabilhaud – parroco (luglio 1747 - 13/8/1794) - Louis-Wulphy Huppy – sacerdote (1/4/1767 - 29/8/1794) - Pierre Jarrige de La Morelie de Puyredon – canonico (19/4/1737 - 12/8/1794) - Barthélémy Jarrige de La Morelie de Blars – religioso cluniacense (18/3/1753 - 13/7/1794) - Jean-François Jarrige de La Morelie de Breuil – canonico (11/1/1752) - 31/7/1794) - Joseph Juge de Saint-Martin – sulpiziano, direttore di seminario (14/6/1739 - 7/7/1794) - Marcel-Gaucher Labiche de Reignefort – compagnia missionaria (3/11/1751 - 26/7/1794) - Pierre-Yrieix Labrouche de Labordaire – canonico (24/5/1756 - 1/7/1794) - Claude-Barnabé Laurent de Mascloux – canonico (11/6/1735 - 7/9/1794) - Jacques Lombardie - parroco (1/12/1737 - 22/7/1794) - Joseph Marchandon – parroco (21/8/1745 - 22/9/1794 - François d’Oudinot de La Boissiere – canonico (3/9/1746 - 7/9/1794) - Raymond Petiniaud de Jourgnac – vicario episcopale (3/1/1747 - 26/6/1794) - Jacques Retauret – carmelitano (15/9/1746 - 26/8/1794) - Paul-Jean Charles – cistercense (29/9/1743 - 25/8/1794) - Augustin-Joseph Desgardin – cistercense (21/12/1750 - 6/7/1794) - Pierre-Sulpice-Christophe Faverge – lasalliano (25/7/1745 - 12/9/1794) - Joseph Imbert – gesuita (1719 - 9/6/1794) - Claude-Joseph Jouffret de Bonnefont – sulpiziano, direttore di seminario (23/12/1752 - 10/8/1794) - Claude Laplace – vice direttore tribunale vescovile (15/11/1725 - 14/9/1794) - Noël-Hilaire Le Conte – canonico cattedrale di Bourges (3/10/1765 - 17/8/1794) - Pierre-Joseph Legroing de La Romagére – canonico (28/6/1752 - 26/7/1794) - Jean-Baptiste-Xavier Loir – frate cappuccino († 19/5/1794) - Jean Mopinot – lasalliano (12/12/1724 - 21/5/1794) - Philippe Papon – parroco (5/10/1744 - 17/6/1794) - Nicolas Savouret – consigliere delle clarisse (27/2/1733 - 16/7/1794) - Jean-Baptiste Vernoy de Mont-Journal – canonico (17/11/1736 - 1/6/1794) - Louis-Armand-Joseph Adam – sacerdote (19/12/1741 - 13/7/1794) - Charles-Antoine-Nicolas Angel – religioso dell’Immacolata Concezione (11/10/1763 - 29/7/1794) - Claude Beguignot – certosino (19/9/1736 - 16/7/1794) - Jean Bourdon – frate cappuccino (3/4/1747 - 23/8/1794) - Louis-François Lebrun – benedettino (4/4/1744 - 20/8/1794) - Michel-Bernard Marchand – sacerdote (28/9/1749 - 15/7/1794) - Pierre-Michel Noel – sacerdote (23/2/1754 - 5/8/1794) - Gervais-Protais Brunel – cistercense trappista (18/6/1744 - 20/8/1794) - François François – frate cappuccino (17/1/1749 - 10/8/1794) - Jacques Gagnot – carmelitano (9/2/1753 - 10/9/1794) - Jean-Baptiste Guillaume – lasalliano (1/2/1755 - 27/8/1794) - Jean-Georges Rhem - domenicano (21/4/1752 - 11/8/1794) - Claude Richard – benedettino (19/5/1741 - 9/8/1794) - Jean Hunot – canonico (21/9/1742 - 7/10/1794) - Sébastien-Loup Hunot - canonico (7/8/1745 - 17/11/1794) - François Hunot – canonico (12/2/1753 - 6/10/1794) - Georges Edme Rene – sacerdote (16/11/1748 - 2/10/1794) - Lazare Tiersot - certosino (29/3/1733 - 10/8/1794) - Scipion Jérome Brigeat Lambert – decano capitolo cattedrale (9/6/1733 - 4/9/1794) - Jean-Nicolas Cordier – gesuita, professore (3/12/1710 - 30/9/1794) - Charles-Arnould Hanus – parroco e decano (18/10/1723 - 28/8/1794) - Nicolas Tabouillot – parroco (16/2/1745 - 23/2/1795) - Antoine, detto Constant, Auriel – vicario (19/4/1764 - 16/6/1794) - Elie Leymarie de Laroche – priore (8/1/1758 - 22/8/1794) - François Mayaudon – canonico (2/5/1739 - 11/9/1794) - Claude Dumonet – sacerdote, professore di collegio (2/2/1747 - 13/9/1794) - Jean-Baptiste Laborie du Vivier – canonico (19/9/1734 - 27/9/1794) - Gabriel Pergaud – canonico regolare di s. Agostino, priore – (29/10/1752 - 21/7/1794) - Michel-Louis Brulard – carmelitano scalzo (11/6/1758 - 25/7/1794) - Charles-René Collas du Bignon – sulpiziano, superiore seminario (25/8/1743 - 3/6/1794) - Jacques-Morelle Dupas – vicario (10/11/1754 - 21/6/1794) - Jean-Baptiste Munestrel – canonico. estratto da: http://www.santiebeati.it da Centro Cultura Popolare |