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NoSanto del giorno 4 settembre: San Bonifacio I papa |
Sabato 04 Settembre 2021 00:00 |
Il padre di Bonifacio era un prete romano di nome Giocondo, nel tempo in cui non c’era ancora una legislazione definita sul celibato ecclesiastico. Molti sacerdoti già lo praticano spontaneamente; però era anche consentita l’ordinazione di uomini sposati, mentre invece si vietava il matrimonio a chi era già diacono o sacerdote. Bonifacio, colto ed equilibrato, si trovava già avanti negli anni quando viene eletto Papa: e non certo pacificamente. A causa della litigiosità interna durante il precedente breve pontificato di papa Zosimo, c’era divisione anche nel clero e nel popolo romano. E così, mentre la maggioranza del clero e del popolo elesse Bonifacio, altri nello stesso giorno eleggono l’arcidiacono Eulalio, subito riconosciuto dall’imperatore occidentale Onorio, che risiedeva a Ravenna. Papa e antipapa, dunque. Allora si ribellò la maggioranza; e, per riportare la pace, l’imperatore vietò a tutti e due di celebrare in Roma i riti pasquali dell’anno 419. Ma Eulalio si ribellò, occupando la sede pontificia del Laterano con i suoi sostenitori, e allora venne sconfessato anche dal sovrano. Così Bonifacio potè finalmente mettersi all’opera. Ora è Papa
legittimo: ma pure sfortunato. Prima di lui, infatti, la Chiesa è stata maldestramente governata da papa Zosimo, di origine greca. Costui, volonteroso ma inesperto, interveniva nelle controversie dottrinali in Africa e in Gallia con l’intenzione di mettere pace, ma con iniziative che inasprivano ancora di più la conflittualità. Bonifacio, con la sua migliore conoscenza dei problemi, riesciva a placare le tensioni tra i vescovi e tra i fedeli. E poi sapeva pacificamente mandare a monte le manovre dell’imperatore Teodosio II d’Oriente: questi, già padrone politicamente di territori balcani, li voleva controllare anche sul piano religioso, mettendoli alle dipendenze del patriarca di Costantinopoli, che era nominato da lui. Papa Bonifacio si oppose al progetto e la spuntò, evitando però ogni rischio di conflitto. Ebbe fama di dotto, amico di sant’Agostino, e accolse cordialmente a Roma il suo amico Alipio, vescovo di Tagaste. Così, dopo le turbolenze, Bonifacio risollevò il prestigio della Sede romana, e riportò in essa la tranquillità. Quando morì, lo seppellirono sulla via Salaria, vicino alla tomba della martire Felicita. Ciò potrebbe essere un ricordo del suo drammatico esordio come pontefice. Sembra infatti che proprio in quel luogo della via Salaria egli avesse trovato rifugio nei giorni agitati della doppia elezione pontificia, quando i fautori di Eulalio – sostenuti dagli alti funzionari imperiali – erano più minacciosi. In quel luogo, Bonifacio aveva poi costruito un oratorio e provveduto alle decorazioni per il sepolcro di Felicita e di uno dei suoi figli, Silvano.
estratto da: http://www.santiebeati.it da Centro Cultura Popolare |