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NoSanto del giorno 3 novembre: Sant'Amico di Avellana monaco |
Giovedì 03 Novembre 2022 00:00 |
Amico, monaco benedettino nato nel territorio di Camerino tra il 920 e il 930 da nobile famiglia, ancora giovinetto fu affidato dai genitori a un monastero per esservi educato e avviato alla vita monastica. La situazione familiare, però, lo indusse, quando aveva da poco superato i venti anni, a lasciare il monastero per il clero secolare. Ordinato sacerdote, spinse tutti i familiari ad abbracciare la vita monastica. Il padre, i fratelli e poi i nipoti entrarono nel chiostro: la madre, distribuita ai poveri la maggior parte dei beni, si dedicò a opere pie. Liberato così da ogni preoccupazione familiare, Amico rientrò a sua volta in un monastero, rivelandosi in breve un modello di virtù; ma, non trovando la disciplina del monastero sufficientemente austera, si diede a vita eremitica. Per tre anni visse tutto solo in una spelonca del monte Torano dell'Aquila, in diocesi di Ascoli Piceno. Più tardi accolse nella sua solitudine anche alcuni discepoli, con i quali continuò per altri venti anni la vita eremitica.
Quando la regione fu afflitta dalla fame si prodigò in opere di carità. Ultranovantenne entrò nel monastero di San Pietro di Avellana, fondato nel 1025 da san Domenico di Sora, nel territorio del Sangro. Trascorse gli ultimi anni rinchiuso in una cella alla maniera dei reclusi. Morì all'età di centoventi anni tra il 1040 e il 1050, il 3 novembre. Il corpo fu sepolto nel monastero di San Pietro di Avellana e sul suo sepolcro avvennero molti miracoli. Particolare efficacia rivelò la sua intercessione nel sanare le ernie: fu perciò scelto come patrono dai sofferenti di questo male. Nel 1069 San Pietro di Avellana venne unito a Montecassino e così i Cassinesi presero a considerar Amico come uno dei loro e ne celebrarono la festa il 3 novembre.
estratto da: http://www.santiebeati.it da Centro Cultura Popolare |