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NoSanto del giorno 28 dicembre: Sant'Antonio di Lerins monaco |
Mercoledì 28 Dicembre 2022 00:00 |
Antonio nacque da ottima famiglia nella seconda metà del secolo V a Valeria, o nella provincia omonima, in Pannonia, nell’attuale Ungheria. Rimasto orfano di padre a otto anni, Antonio fu affidato a san Severino, l'apostolo del Norico (Austria), che lo condusse nel monastero di Faviana, dove Antonio si trattenne fino alla morte del maestro, avvenuta nel 482. Accolto dallo zio Costanzio, vescovo di Lorch (nel Baden-Württemberg in Germania), Antonio entrò nella vita monastica, facendosi subito apprezzare per la sua grande umiltà. Nel 488, sotto la spinta delle incursioni di Odoacre, i Romani abbandonarono il Norico, e Antonio si trasferì al lago di Como presso un sacerdote di nome Mario, che aveva raccolto intorno a sé alcuni discepoli. Mario, nutrendo grande ammirazione per Antonio, lo sollecitò a prendere gli ordini sacri e ad assisterlo nella sua opera, ma Antonio, desideroso di solitudine, si trasferì all'altro capo del lago, dove visse per qualche tempo in una grotta con due vecchi eremiti,
vicino alla tomba di san Felice. La fama di Antonio, diffusasi subito nei dintorni, gli procurò un curioso incidente. Un uomo, che era stato condannato a morte per aver ucciso la moglie in un impeto di gelosia, si rifugiò presso Antonio per scampare alla pena, simulando il desiderio di diventare suo discepolo. Ma Antonio smascherò l'ipocrita e lo cacciò dalla sua cella. Naturalmente questo episodio accrebbe enormemente la sua notorietà, ed egli, disturbato da numerosi visitatori, varcò infine le Alpi e si stabilì a Lérins nella Provenza francese, dove finalmente trovò la pace che aveva sempre cercato; qui morì verso il 520 dopo due anni di umile vita. Poco dopo la sua morte, sant'Ennodio di Pavia scrisse una Vita di Antonio su richiesta di Leonzio, abate di Lérins.
estratto da: http://www.santiebeati.it da Centro Cultura Popolare |