La beata Angela, mistica contemporanea di Dante e di Jacopone da Todi vissuta nella verde Umbria poco tempo dopo il grande Francesco d’Assisi, vide la luce a Foligno nel 1248, in una famiglia ricca di beni materiali. Lei stessa visse nel benessere, negli agi e piaceri del tempo. Fu sposata ed ebbe figli e visse con la madre che soddisfaceva tutti i suoi capricci, come lei stessa dirà. Morti il marito e i figli, seguendo le orme di san Francesco, si diede completamente a Dio, iniziò una vita di austera penitenza e affidò alla propria autobiografia le sue profonde esperienze di vita mistica. Dopo essersi recata ad Assisi, avviò un'intensa attività apostolica per aiutare il prossimo e soprattutto i suoi concittadini affetti da lebbra, donando tutti i suoi averi ai poveri ed entrando nel Terz'Ordine Francescano. Per i suoi scritti, assai profondi, è stata chiamata "maestra di teologia". Angela morì il 4 gennaio 1309, ma il suo ricordo e il suo insegnamento attraversarono i secoli. Tra i tanti che la «conobbero», Teresa d’Avila, grande mistica del 1500, ed Elisabetta della Trinità, una mistica morta nel 1906 e beatificata nel 1984, che ne apprezzarono il messaggio. La beata Angela viene commemorata nell’anniversario della morte il 4 gennaio

estratto da: http://www.santiebeati.it

da Centro Cultura Popolare