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NoSanto del giorno 27 gennaio: Beato Giorgio Matulaitis (o Matulewicz) arcivescovo |
Venerdì 27 Gennaio 2023 00:00 |
Giorgio Matulaitis nacque nel villaggio lituano di Lugine il 13 aprile 1871, ultimo degli otto figli di Andrea e Orsola Matulaitis. A dieci anni era già orfano di entrambi i genitori ed ebbe come tutore il fratello maggiore Giovanni, il quale dopo gli studi elementari lo pose ai lavori di campagna. A 18 anni nel 1889 seguì il cognato Giovanni Matulewicz in Polonia, dove cambiò il cognome da Matulaitis in Matulewicz. Compì gli studi superiori nel seminario di Kielce e poi in quello di Varsavia, perfezionandosi poi all’Accademia Romana Cattolica di Pietroburgo, dove fu ordinato sacerdote il 20 novembre 1898. Nel giugno 1899 divenne Maestro in Teologia, a dicembre si iscrisse all’Università di Friburgo in Svizzera, dove nel 1903 ottenne la laurea in Teologia, con una brillante tesi sul tema “Doctrina Russorum de statu iustitiae originalis”, che fu poi pubblicata a Cracovia. Dal 1902 al 1904 tenne la cattedra di Lettere latine e Diritto Canonico nel Seminario di Kielce. Nel 1904 si manifestò il male della tubercolosi, che lo costrinse a farsi ricoverare all’Ospedale dei
Poveri di Varsavia, da dove fu poi trasferito presso le Ancelle del Sacratissimo Cuore di Gesù che lo curarono; pieno di gratitudine per la loro opera, nel 1907 ritoccò le Costituzioni della loro Congregazione. Dal 1907 al 1909 tenne la cattedra di Teologia Dommatica e Sociologia all’Accademia Ecclesiastica Cattolica di Pietroburgo. In quegli anni fu precursore dell’Azione Cattolica in Polonia, organizzando a Varsavia la prima Associazione per giovani universitari denominata ‘Rinascita’ e istituì un’Associazione Cattolica di Lavoratori, con una pubblicazione periodica “Socio di Lavoro”. Nel periodo del suo insegnamento a Pietroburgo, poté constatare che gli Istituti religiosi venivano soppressi dal governo russo e volle salvare l’antico Ordine dei Chierici Regolari Mariani, del quale era rimasto solo il convento di Marijampolé. Quindi nel 1908, recatosi dall’anziano Preposito Generale dell’Ordine, gli prospettò il suo piano di riforma delle Costituzioni, ricevendo la sua piena approvazione e l’autorizzazione ad agire presso la Santa Sede. Si recò a Roma nel 1909 ottenendo di emettere i voti religiosi senza fare il noviziato. Ritornato a Varsavia, il 29 agosto 1909 emise i voti nelle mani del Preposito Generale; subito dopo s’impegnò nella riforma delle Costituzioni dell’Ordine, che prevedeva l’abolizione dell’abito bianco senza sostituirlo con altro abito religioso, abolizione dell’obbligo del coro e la professione dei voti semplici e non più solenni. Le Costituzioni furono approvate da san Pio X il 15 settembre 1910 e padre Giorgio Matulaitis-Matulewicz divenne il primo professo della nuova Congregazione dei Chierici Regolari Mariani; nel contempo in clandestinità, aveva formato presso l’Accademia di Pietroburgo un primo noviziato clandestino con tre novizi. Nel 1911 il 14 luglio venne eletto Superiore Generale, essendo deceduto il vecchio Preposito, allora padre Giorgio rinunciò a tutte le cariche dell’Accademia e per evitare di essere scoperto dalla polizia dello zar, si recò in Svizzera dove aprì un noviziato a Friburgo, denominato “Casa di Studio” per dare l’opportunità ai religiosi di rientrare in Russia senza problemi da parte delle autorità zariste. A Friburgo affluirono parecchi sacerdoti dalla Lituania e dalla Polonia, poi nel 1913 si recò negli Stati Uniti aprendo a Chicago una Casa religiosa e un Noviziato, nel 1915 altre Case in Polonia; ripristinò nel 1918 la vita religiosa e il noviziato nell’antica Casa di Marijampolé in Lituania. Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale fondò la Congregazione delle “Sorelle dei Poveri dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria”, le cui Costituzioni furono approvate il 15 ottobre 1918. Mentre era impegnato a consolidare le sue Istituzioni, gli giunse il 23 ottobre del 1918 la nomina pontificia di papa Benedetto XV a vescovo di Vilna in Lituania. Gli anni che seguirono non furono facili per il nuovo vescovo, perché il territorio di Vilna nei tre anni seguenti, conobbe ben otto governi diversi, tedesco, russo-bolscevico, polacco, lituano. Anche i fedeli della diocesi erano di nazionalità diverse e ciò costituiva un grosso problema, perché le varie etnie lottavano affinché nelle chiese si parlasse le propria lingua; dal 1920 con il nuovo governo polacco, cominciò una grande ostilità contro il vescovo perché non era polacco. Monsignor Giorgio Malulaitis usò con tutti una grande carità e pazienza, infatti fondò nel 1924 la Congregazione delle “Ancelle di Gesù nell’Eucaristia” con lo scopo di aiutare i poveri di lingua bielorussa. Nel 1925 dopo il Concordato stipulato tra la Santa Sede e la Polonia, la diocesi di Vilna fu smembrata e il vescovo Matulaitis il 3 agosto 1925 lasciò Vilna e si recò a Roma, dove fondò un Collegio internazionale per gli studenti Mariani e trasferì qui la Casa Generalizia. Papa Benedetto XV, riconoscente per la sua opera, lo elevò alla dignità di arcivescovo titolare di Aduli, nominandolo Visitatore Apostolico della Lituania, ricostituita in nuova Repubblica. Lavorò alacremente per la costituzione delle cinque diocesi lituane in una Provincia Ecclesiatica Lituana, con sede metropolitana a Kaunas; il progetto fu approvato dalla Santa Sede, che il 4 aprile 1929 emanò la Costituzione Apostolica “Lituanorum gente”, che riordinava tutta l’organizzazione della Chiesa in Lituania e confluita alla fine nel Concordato fra la Santa Sede e la Repubblica Lituana, del quale monsignor Giorgio Matulaitis riuscì a gettarne le basi. Come Visitatore Apostolico intraprese un viaggio nel Nord America, dove visitò 92 parrocchie di emigrati lituani, sparse un po’ dovunque. Aveva 56 anni quando un’appendicite acuta perforata lo portò rapidamente alla morte il 27 gennaio 1927 a Kaunas; fu sepolto nella cripta della locale cattedrale, da dove nel 1934 le sue spoglie furono traslate nella chiesa parrocchiale di Marijampolé. Monsignor Giorgio Matulaitis - Matulewicz vero apostolo della sua terra lituana, è stato beatificato a Roma il 28 giugno 1987 da papa Giovanni Paolo II.
estratto da: http://www.santiebeati.it da Centro Cultura Popolare |