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NoSanto del giorno 3 agosto Sant'Aspreno di Napoli vescovo |
Giovedì 03 Agosto 2023 00:00 |
Primo vescovo di Napoli, visse tra la fine del I secolo e gli inizi del II, epoca a cui anche recenti studi fanno risalire gli inizi della Chiesa partenopea. A conferma di ciò, si sa che il nome Aspreno era molto diffuso nel periodo della repubblica e nei primi tempi dell’Impero romano, poi cadde in disuso. Vari antichi documenti compreso il famoso Calendario Marmoreo di Napoli, ne attestano la sua esistenza al tempo degli imperatori Traiano ed Adriano e fissano in ventitré anni la durata del suo episcopato. Della sua vita non si sa niente di certo, ma un’antichissima leggenda, ripresa poi da testi successivi con rimaneggiamenti, narra che san Pietro, dopo aver fondata la Chiesa d’Antiochia, dirigendosi verso Roma con alcuni discepoli, passò per Napoli, qui incontrò una vecchietta ammalata (identificata poi con s. Candida la Vecchia) che guarì con un esorcismo contro la malattia mentre i discepoli antiocheni rispondevano con un Amen! Candida guarita, gli raccomandò un suo amico di nome Aspreno da
tempo ammalato. A questo punto Pietro guarisce anche lui e dopo averlo catechizzato, lo battezzò. Il cristianesimo ebbe subito una diffusione in Napoli e quando Pietro decise di riprendere il viaggio per Roma, consacrò lo stesso Aspreno come vescovo. Egli fece costruire l’oratorio di Santa Maria del Principio, su cui sorgerà la basilica di Santa Restituta, e fondò la chiesa di San Pietro ad Aram, ove ancora oggi è conservato l’altare su cui l’Apostolo celebrò il Sacrificio della Messa. Il santo vescovo morì poi ricco di meriti, e vari miracoli furono ottenuti per sua intercessione; il suo sepolcro fu posto nell’oratorio di Santa Maria del Principio, sebbene alcuni studi più recenti dicono che fu posto nelle catacombe di San Gennaro, nella cui basilichetta superiore vi erano le immagini, non ben conservate, dei primi 14 vescovi napoletani. Il vescovo Giovanni lo Scriba (842-49) fece trasportare i resti nella basilica Stefania, dedicando ad ognuno una tumulazione con immagine e pose sant’Aspreno sotto l’altare della cappella a lui dedicata. Dopo san Gennaro è il secondo dei 47 santi protettori di Napoli, i cui busti d’argento sono custoditi nella cappella del tesoro di san Gennaro nel Duomo, e lì vi sarebbe conservato il bastone con cui san Pietro lo guarì. Nella città in epoche diverse furono elette due chiese in suo onore e una cappella gli è dedicata nell’antichissima basilica di Santa Restituta. È invocato contro l’emicrania e la sua festa liturgica viene ricordata nel Martirologio Romano e nel Calendario Marmoreo al 3 agosto.
estratto da: http://www.santiebeati.it da Centro Cultura Popolare |