Santo del giorno 30 ottobre: San Gerardo di Potenza vescovo |
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Domenica 30 Ottobre 2022 00:00 |
Gerardo era nativo di Piacenza, discendente dalla nobile e illustre famiglia La Porta. Uomo di cultura e di solida pietà, dopo aver trascorso la sua giovinezza in patria si diresse verso l'Italia Meridionale, come tanti altri spiriti nobili del suo tempo, o alla ricerca di solitudine o per essere più vicino ai punti di imbarco dei crociati, diretti verso i luoghi santi. Giunto a Potenza, nella Lucania, Gerardo vide aprirsi davanti un vasto campo di apostolato, specialmente tra la gioventù. Apri a tutti gratuitamente i tesori della sua cultura e della sua bontà, attirandosi la simpatia di tutto il popolo. Alla morte del vescovo della città, clero e popolo lo elessero loro pastore. Fu consacrato Vescovo ad Acerenza. La dignità conseguita non mutò l'austerità della sua vita né la semplicità dei suoi costumi. Manfredi, suo biografo e poi successore nella cattedra episcopale, cosi descrive questo periodo della sua vita: "Onorato della gloria pontificale, apparve più umile, più mansueto, più pio, più benigno, più diligente nell'esercizio delle virtù. Era di tanta sobrietà da sembrare un monaco". A Potenza ne fu vescovo di questa
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Santo del giorno 29 ottobre: Sant'Onorato di Vercelli vescovo |
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Sabato 29 Ottobre 2022 00:00 |
Un particolare legame unisce, nella figura del vescovo Onorato, la Chiesa vercellese in Piemonte a quella milanese in Lombardia, fu, infatti, lui a somministrare i sacramenti a Sant’Ambrogio in punto di morte, così come il grande vescovo milanese aveva appoggiato la proposta di Onorato, sulla cattedra episcopale di Vercelli, come successore del vescovo Limenio. Alla morte di quest’ultimo, infatti, la chiesa eusebiana era scossa da contrasti non indifferenti in merito alla scelta del vescovo e queste divisioni erano ancor più acuite dalla predicazione di due sacerdoti milanesi, che contestavano la riforma voluta dal defunto vescovo in merito alla disciplina ascetica e al celibato dei sacerdoti, idee già presenti nella regola di vita del clero voluta dal grande sant’Eusebio. Onorato fu infatti discepolo di sant’Eusebio in monastero e suo compagno nel carcere. Segno di un legame forte nell’episcopato, vissuto in anni difficili come
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Santo del giorno 28 ottobre: San Silvio eremita in Normandia |
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Venerdì 28 Ottobre 2022 00:00 |
San Silvio è un eremita che visse in Normandia intorno al VI secolo. Questo santo eremita è pressoché sconosciuto e visse in maniera solitaria nella regione di Bray, ai confini della Normandia e della Piccardia nell’attuale Francia settentrionale. Si sa che nel luogo del suo eremitaggio, molti anni dopo fu costruito un monastero chiamato di Sait-Saire-en-Bray. Si tramanda che a questo monastero l’abate Ansegiso di Fontanelle versò nel IX secolo, una somma di dieci soldi. Esistono due indicazioni circa la festa di San Silvio nei giorni 14 maggio e
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Santo del giorno 27 ottobre: Beato Bartolomeo di Breganze vescovo di Vicenza |
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Giovedì 27 Ottobre 2022 00:00 |
Bartolomeo apparteneva all’antichissima e illustre famiglia vicentina di Breganze, dove nacque del 1200 circa. Inviato a studiare a Padova, entrò giovanissimo nell’Ordine dei Predicatori, quando ancora era in vita il santo padre Domenico, di cui fu esemplare imitatore. Predicò in varie città dell'Emilia e della Lombardia, sovente straziate dalle fazioni e in preda alle eresie, portandovi la pace e il buon costume. Le sue qualità gli meritarono ben presto di essere messo a capo di diversi conventi, che governò con grande saggezza e attirando parecchie vocazioni. Il papa Gregorio IX lo nominò maestro del Sacro Palazzo, mentre il pontefice Innocenzo IV lo volle con sé al Concilio di Lione, destinandolo nel 1253 alla sede episcopale di Limassol nell’isola di Cipro. Papa Alessandro IV, nel 1255, lo richiamò in Italia nominandolo vescovo di Vicenza, sua terra di origine. Costretto ad allontanarsi dalla città da Ezzelino da Romano, fu inviato quale Legato Pontificio in Inghilterra. Nel ritorno sostò a
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Santo del giorno 26 ottobre: San Mauro di Piacenza vescovo |
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Mercoledì 26 Ottobre 2022 00:00 |
San Mauro è il terzo vescovo di Piacenza. Visse nella prima metà del V secolo, e nella cronotassi dei vescovi della diocesi succede a San Savino, menzionato prima del 381 e precede San Floriano. Fa parte di quei primi quattro santi vescovi della diocesi di Piacenza che, eretta nel IV secolo, ha quale protovescovo San Vittore. Molti sono i biografi che mettono insieme i santi di Piacenza, Gelasio, il vescovo Mauro e il diacono Opilio. Sappiamo poco di San Mauro. Si presume abbia raccolto l’eredità spirituale di San Savino, e fu eletto a governare la diocesi nel 420. San Mauro volle la canonizzazione di San
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Santo del giorno 25 ottobre: San Folco di Bologna eremita |
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Martedì 25 Ottobre 2022 00:00 |
San Folco è un eremita nativo di Bologna. Di lui abbiano scarsissime notizie storiche, che sono state riportate nel volume “I santi della chiesa Bolognese” di Enzo Lodi. Sappiamo che fu nominato vescovo di Ravenna, ma non figura nella cronotassi della diocesi di Ravenna, forse perché non ha potuto prendere possesso della sua sede a causa della lotta per le investiture, sviluppatesi nella seconda metà del XI secolo. San Folco si ritirò a vita solitaria ed eremitica nella zona bolognese. Ci sono due testimonianze sul suo antico culto. Nel 1331, in località di Saletto esisteva un oratorio a lui dedicato, ma dal 1134 la presenza di un battistero testimonia l'esistenza di una pieve, dall'anno Mille, già dedicata a Santa Maria e San Folco. Nel 1557, nella frazione Saletto di Bentivoglio gli fu dedicata una chiesa, come è attestato dalle visite pastorali del XVI secolo; parrocchia che oggi è intitolata a santa Maria e San Folco. Il 17 gennaio 1755, alla presenza del cardinale, Vincenzo Malvezzi, arcivescovo di Bologna in visita pastorale a Saletto, acconsentì
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Santo del giorno 24 ottobre: Sant'Ebregisilo (Evergislo) di Colonia vescovo |
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Lunedì 24 Ottobre 2022 00:00 |
Ebregisilo fu discepolo di san Severino, che lo fece suo arcidiacono e al quale dovette poi succedere in quella sede come Vescovo di Colonia dalla fine del secolo VI. La prima menzione di Ebregisilo vescovo di Colonia ricorre nella Historia Francorum di Gregorio di Tours, il quale peraltro accenna anche a un Ebregisilo che nel 590 sarebbe stato inviato, insieme ad altri vescovi e prelati, dal re Childeberto II a Poitiers per ristabilire l’ordine e la disciplina ecclesiastica nel locale monastero di Santa Croce, fondato non molto tempo prima da san Radegonda. Le due citazioni di san Gregorio relative a Ebregisilo non possono che riferirsi a una stessa persona, diversamente indicata; d’altra parte la cronotassi dei vescovi di Colonia, redatta tra l'870 e l'889, non ricorda, tra san Severino (397) e Solario (614), che un Carentinus e un Ebregisilo, il quale deve corrispondere all'Ebregisilo cui san Gregorio attribuisce la missione suddetta. Il Martirologio Romano riporta inoltre che, dimorando Ebregisilo a Tongres (Belgio) e recandosi tutto
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Santo del giorno 23 ottobre: San Vero di Salerno vescovo |
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Domenica 23 Ottobre 2022 00:00 |
San Vero è il terzo vescovo di Salerno. Molto incerta è l'origine della diocesi. La tradizione tramanda i nomi di alcuni santi vescovi salernitani vissuti nei primi tempi, intorno al V secolo, Bonosio, Grammazio, Vero e Valentiniano. Tuttavia il primo vescovo storicamente documentato è Gaudenzio, presente al sinodo romano del 499. San Vero è detto anche Ursus nel “Liber confratrum” di san Matteo (secoli XI e XII). Nella cronotassi ufficiale della diocesi di Salerno, è stato inserto tra san Grammazio e San Valentiniano. Se san Grammazio si ritiene sia deceduto nel 490 e Gaudenzio, quinto vescovo lo troviamo citato nel 499, anche San Vero lo dobbiamo collocare alla fine del V secolo. Risulta incerto e breve il
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Santo del giorno 22 ottobre: San Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla) papa |
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Sabato 22 Ottobre 2022 00:00 |
Karol Józef Wojtyła, eletto Papa il 16 ottobre 1978, nacque a Wadowice, città a 50 km da Cracovia in Polonia, il 18 maggio 1920. Era il secondo dei due figli di Karol Wojtyła e di Emilia Kaczorowska, che morì nel 1929. Suo fratello maggiore Edmund, medico, morì nel 1932 e suo padre, sottufficiale dell’esercito, nel 1941. A nove anni ricevette la Prima Comunione e a diciotto anni il sacramento della Cresima. Terminati gli studi nella scuola superiore Marcin Wadowita di Wadowice, nel 1938 si iscrisse all’Università Jagellónica di Cracovia. Quando le forze di occupazione naziste chiusero l’Università nel 1939, il giovane Karol lavorò (1940-1944) in una cava ed, in seguito, nella fabbrica chimica Solvay per potersi guadagnare da vivere ed evitare la deportazione in Germania. A partire dal 1942, sentendosi chiamato al sacerdozio, frequentò i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia, diretto dall’Arcivescovo di Cracovia, il Cardinale Adam Stefan Sapieha. Nel contempo, fu uno dei promotori del "Teatro Rapsodico", anch’esso clandestino. Dopo la guerra, continuò i suoi studi
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Santo del giorno 21 ottobre: Beato Carlo I d’Asburgo imperatore d'Austria e re apostolico d'Ungheria |
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Venerdì 21 Ottobre 2022 00:00 |
Carlo Francesco Giuseppe di Asburgo Lorena (Karl Franz Josef von Habsburg-Lothringen, figlio primogenito dell'arciduca Ottone d'Austria), nacque nel castello di Persenburg (Austria) sul Danubio il 17 agosto 1887, dall’arciduca Ottone d’Austria e dall’arciduchessa Maria Giuseppina di Sassonia; ed era pronipote dell’imperatore Francesco Giuseppe I (1830-1916). La mamma, ricca di fede e di carità cristiana, sottrasse il piccolo agli istitutori dello Stato e lo educò personalmente e affidandolo ad ottimi maestri cattolici. La buona e devota madre, influenzò fortemente l’animo del giovane principe; ebbe una formazione umanistica sotto la guida di eccellenti precettori; poi proseguì i suoi studi presso il famoso “Schottengymnasium” dei Benedettini di Vienna, dove dai compagni veniva chiamato ‘arcicarlo’. A 16 anni, intraprese la carriera militare. Viveva come uno qualsiasi dei suoi soldati. Sapeva comandare e ubbidire. Nelle
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Santo del giorno 20 ottobre: San Caprasio di Agen martire |
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Giovedì 20 Ottobre 2022 00:00 |
Il 20 ottobre, nelle aggiunte al Martirologio Geronimiano, è commemorato Caprasio (fr. Caprais), al quale, come ricorda san Gregorio di Tours, fu dedicata una chiesa divenuta in prosieguo di tempo, dopo varie vicende e in seguito al Concordato del 1801, la cattedrale di Agen in Aquitania, ora in Francia. Purtroppo, le notizie su Caprasio sono state trasmesse da leggende agiografiche non anteriori al secolo IX, nelle quali è arduo distinguere il vero dalle leggende. In un codice del secolo X si trova una passio di Caprasio che, tuttavia, è una riproduzione di quella di san Sinforiano di Autun; in genere, però, tutti gli altri codici narrano le vicende di Caprasio unitamente a quelle di santa Fede, martire anch'ella ad Agen. Secondo questi testi, Caprasio, per sfuggire alla persecuzione di Diocleziano, si era ritirato in una spelonca. Venuto a conoscenza del martirio di Fede, desiderò esserne partecipe e, confortato da un prodigio, si presentò al giudice Daciano che, lusingandolo, cercò dapprima di indurlo ad apostatare, ma poi, vedendolo irremovibile, lo consegnò ai carnefici. Mentre il martire era torturato, si convertirono due fratelli, Primo e Feliciano, che, insieme con Fede e Caprasio, furono decapitati il 6 ottobre. I corpi dei quattro, esposti in una piazza, furono trafugati dai cristiani e sepolti onoratamente; in seguito furono traslati dal vescovo Dulcizio nella chiesa dedicata alla Vergine. Dopo l'invenzione del corpo (secolo V), il culto di Caprasio ebbe un grande sviluppo, tanto che, nel secolo XIV, egli era ritenuto il protovescovo di Agen.
estratto da: http://www.santiebeati.it
da Centro Cultura Popolare
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Santo del giorno 19 ottobre: Beato Antonio di Vercelli francescano |
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Mercoledì 19 Ottobre 2022 00:00 |
Il beato Antonio di Vercelli è un francescano vissuto nel XVI secolo. Non deve essere confuso con l’omonimo beato da Vercelli, vissuto nel secolo precedente. Il beato Antonio era nato in una famiglia ricca di Cremona. Entrò molto giovane tra i minori osservanti, in un convento della provincia di Novara. “Il suo intento era quello, di “voler fuggire le morbidezze e vivere
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