Santo del giorno 23 maggio: San Fiorenzo monaco |
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Domenica 23 Maggio 2021 00:00 |
Di San Fiorenzo monaco è San Gregorio Magno che ne narra la vita nei “Dialoghi”. Di Eutizio si ha pure una leggenda di origine tardiva, in cui gli si attribuiscono le vicende raccontate da San Gregorio e quanto si trova negli Atti favolosi di un altro Eutizio. Dopo aver condotto assieme a Fiorenzo vita solitaria in territorio di Norcia, Eutizio fu eletto abate di un monastero in Val Castoriana, celebre nel Medio Evo, che resse per molti anni e che da lui prese il nome, pur non essendone stato egli il fondatore. Il Rivera ritiene, seguendo altri, che la venuta di Eutizio in Val Castoriana e la costruzione del monastero, risalgano ai primi tempi dell'invasione ostrogota, cioè dopo il 487. Quando Eutizio divenne abate, Fiorenzo rimase solo e, soffrendone, pregò il Signore di mandargli un compagno. Appena uscito dall'oratorio trovò un orso, al quale diede l'incarico di portargli al pascolo quattro o cinque capre, lavoro che l'animale compiva con cura.
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Santo del giorno 22 maggio: Santa Umiltà badessa vallombrosana |
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Sabato 22 Maggio 2021 00:00 |
La sua ‘Vita’, scritta dal monaco contemporaneo Biagio (1330 ca.), è contenuta nel codice 271 della Biblioteca Riccardiana di Firenze; inoltre vi è una seconda ‘Vita’ nel codice 1563 della stessa Biblioteca. Ma molti altri testi dei secoli successivi, fino agli Atti della Congregazione dei Riti del 1720, riportano notizie che la riguardano, sia come persona, sia per gli scritti, sia per i processi apostolici, sia per le fondazioni di monasteri a lei collegati. Rosanna Negusanti, figlia dei nobili Elimonte e Richelda, nacque a Faenza nel 1226, l’anno della morte del serafico Francesco d’Assisi; nel 1241, a soli 15 anni, perse il padre e l’anno successivo a 16 anni sposò il patrizio Ugonotto dei Caccianemici e avranno ben presto due bambini, ma la loro felicità fu brevissima, essi morirono appena battezzati; nel contempo le muore anche la madre Richelda. Ma la giovane donna (aveva 24 anni) senza avvilirsi e cedere allo sconforto o distrarsi con le gioie del mondo, decide insieme al marito Ugonotto (che morirà nel 1256) di ritirarsi a vita religiosa, entrando ambedue nei chiostri della canonica di Santa Perpetua; non era raro nel Medioevo, di assistere a scelte di
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Santo del giorno 21 maggio: San Carlo Eugenio de Mazenod vescovo e fondatore |
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Venerdì 21 Maggio 2021 00:00 |
Suo padre era presidente della Corte dei Conti della Provenza e aveva visto con trepidazione il 5 maggio 1789 radunarsi gli stati generali a Parigi, sotto l’influsso delle idee rivoluzionarie e massoniche. Nel 1790 l’illustre magistrato, Monsieur de Mazenod, da Aix-en-Provence, si rifugiò con la famiglia a Nizza, allora appartenente alla repubblica di Genova, per il momento ancora libera dai rivoluzionari di Francia. Portava con sé un bambino di otto anni, nato il 2 agosto 1782, intelligente, di singolare bontà, di nome Eugenio. Quando le armate rivoluzionarie dilagheranno anche a Genova, nel regno di Piemonte e in Italia, per diffondervi, tramite violenze di ogni genere, la negazione di Gesù Cristo e della sua Chiesa, Eugenio e la sua famiglia si rifugiarono prima a Torino, poi a Venezia e a Napoli, infine a Palermo. A Venezia, Eugenio frequentò le lezioni tenute dai fratelli sacerdoti Zinelli, dai quali ebbe scuola e formazione spirituale così salda che né le difficoltà dell’esilio, né le idee sovversive del tempo poterono intaccare la sua fede. Anzi,
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Santo del giorno 20 maggio: Beato Alcuino monaco teologo letterato |
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Giovedì 20 Maggio 2021 00:00 |
Alcuino, una delle più grandi figure della rinascita degli studi nel periodo carolingio, nacque a York nel 735 da una nobile famiglia anglosassone e venne educato alla scuola episcopale di York, dove ebbe come maestri di latino, greco ed ebraico Aelberto e il vescovo Egberto. In questo periodo entrò nell’Ordine Benedettino; morto il vescovo Egberto, gli successe come arcivescovo di York Aelberto, il quale dopo aver ordinato Alcuino diacono, gli affidò la direzione della Scuola episcopale, che divenne in breve famosa, attirando un gran numero di studenti provenienti dall’Irlanda e dalla Frisia e rendendo molto noto il nome di Alcuino, nel mondo letterario circoscritto dell’epoca. In un viaggio verso Roma, Alcuino incontrò a Parma Carlo Magno, che lo invitò alla sua corte; espletati gli incarichi ricevuti, con il permesso del suo vescovo e del re Etelberto, all’inizio del 782 Alcuino si trasferì ad Aquisgrana, ricevendo in dotazione le abbazie di Ferrières e di Troyes e assumendo la direzione della “Schola Palatina”, fondata da Carlo Magno. Introdusse nella Scuola il sistema aristotelico del
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Santo del giorno 19 maggio: Santa Pudenziana di Roma vergine e martire |
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Mercoledì 19 Maggio 2021 00:00 |
Santa Pudenziana, sorella della martire romana Santa Prassede, figurano entrambe negli itinerari del secolo VII come venerate dai pellegrini nel cimitero di Priscilla sulla via Salaria. Sono menzionate nel ‘Kalendarium Vaticanum’ della basilica di San Pietro del XII secolo, Pudenziana al 19 maggio e Prassede sua sorella il 21 luglio. La loro vita è raccontata nei ‘Leggendari’ o ‘Passionari’ romani, composti intorno al V-VI secolo ad uso dei chierici e dei monaci per fornire loro le preghiere per gli Uffici religiosi, sia per edificanti e pie letture; i ‘Passionari’, racconti delle vite e delle sofferenze dei santi martiri, si diffusero largamente negli ambienti religiosi dell’Alto e Basso Medioevo. Le ‘Gesta’ delle due sante martiri, raccontano, che Pastore, prete di Roma, scrive a Timoteo discepolo di San Paolo, che Pudente ‘amico degli Apostoli’, dopo la morte dei suoi genitori e della moglie Savinella, aveva trasformato la sua casa in una chiesa con l’aiuto dello stesso Pastore. Poi Pudente muore lasciando quattro figli, due maschi Timoteo e Novato e due femmine Pudenziana e Prassede. Le due donne con l’accordo del prete Pastore e del papa Pio I
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Santo del giorno 18 maggio: San Venanzio di Camerino martire |
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Martedì 18 Maggio 2021 00:00 |
Si rimane meravigliati di fronte all’enorme ed antichissimo culto tributato a questo santo martire, a Camerino come in tutta l’Italia Centrale. Venanzio, giovanetto di quindici anni appartenente a una nobile famiglia di Camerino, fattosi cristiano, lasciò tutte le comodità in cui era vissuto e andò a vivere presso il prete Porfirio. Venne ricercato dalle autorità pagane della città e minacciato di tormenti e di morte se non fosse ritornato al culto degli dei, in esecuzione degli editti imperiali. Venanzio adolescente per età, ma dalla forte personalità per la fede ricevuta, si rifiutò e quindi viene sottoposto a flagellazioni, pene di fumo, fuoco, cavalletto, ma ne esce sempre incolume e per questo raccoglie conversioni fra i pagani curiosi e gli stessi persecutori. Rimane allora imprigionato e ancora tormentato con i carboni accesi sul capo, gli vengono spezzati denti e mandibola, gettato in un letamaio, Venanzio resiste ancora, allora viene dato in pasto a cinque leoni affamati, ma questi gli si accucciano inoffensivi ai suoi piedi. Ancora incarcerato, può accogliere ammalati di ogni genere che gli fanno visita ammirati e imploranti, ed egli ridona a loro
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Santo del giorno 17 maggio: San Pasquale Baylon religioso dei frati minori |
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Lunedì 17 Maggio 2021 00:00 |
Pasquale Baylón nacque il 16 maggio 1540, giorno di Pentecoste, a Torre Hermosa in Aragona, Spagna, da Martín Baylón e da Isabel Jubera. Fu pastore prima del gregge della famiglia, poi a servizio di altri padroni. La solitudine dei campi favorì la meditazione, il suo desiderio di spiritualità, la continua preghiera; prese anche a mortificare il suo giovane corpo con lunghi digiuni e flagellazioni dolorose. A 18 anni chiese di essere accolto nel convento di Santa Maria di Loreto dei Francescani Riformati; ma non fu accettato, forse per la giovane età. Pur di rimanere nei dintorni del convento, entrò al servizio, sempre come pastore, del ricchissimo possidente Martín García. Ammirato da questo suo giovane dipendente, gli propose di adottarlo così da poter diventare suo erede universale, ma lui oppose un deciso rifiuto, perché era deciso ad entrare tra i frati di san Francesco. Dopo due anni, nel 1560, venne ammesso nel convento di Santa Maria di Loreto,
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Santo del giorno 16 maggio: Beato Adamo di Fermo abate confessore |
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Domenica 16 Maggio 2021 00:00 |
Nato a Fermo nella seconda metà del XII secolo, il beato Adamo, dopo aver condotto per qualche tempo vita solitaria da eremita, vestì l’abito monastico ed entrò nel monastero benedettino di San Savino presso la cittadina marchigiana di Fermo. Successivamente fu eletto abate di quella comunità. Morì santamente nell’anno 1209 (o nel 1213) e il suo corpo fu in seguito traslato nella cattedrale di Fermo, dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo. Il beato Adamo è particolarmente invocato contro l'epilessia. La sua festa si celebra il 16 maggio.
estratto da: http://www.santiebeati.it
da Centro Cultura Popolare
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Santo del giorno 15 maggio: San Severino di Settempeda (San Severino Marche) vescovo |
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Sabato 15 Maggio 2021 00:00 |
San Severino vescovo, patrono della città, era nato a Septempeda, l'odierna San Severino Marche (MC), da nobile famiglia cristiana alla fine del V secolo. Le poche notizie che si hanno di lui sono derivate da una "Vita" scritta tra il VII ed il IX secolo, ripresa in un rifacimento tardivo che amplia ed arricchisce di episodi l'antico testo, già leggendario. Dalla "Vita" sappiamo che Severino, insieme al fratello Vittorino, alla morte dei genitori rinunciò a una esistenza facile e agiata e si spogliò di tutti i suoi beni per darsi a una vita di solitudine, di preghiera e di penitenza sul Monte Nero. Per la sua fama di santità il clero e il popolo, morto il vescovo di Septempeda, lo elessero suo successore, e tale fu ordinato a Roma da Papa Vigilio. Morì un 8
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Santo del giorno 14 maggio Sant'Abruncolo di Langres vescovo |
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Venerdì 14 Maggio 2021 00:00 |
Originario di Digione, se bisogna interpretare così il qualificativo divionensis che gli dà Gregorio di Tours, fu vescovo di Langres nella seconda metà del secolo V. Come molti suoi predecessori e successori, egli soggiornò abitualmente a Digione, città ha fatto parte della diocesi di Langres fino al 1731, perché la sua sede episcopale era stata rovinata da un'invasione barbarica tra il 407 e il 409. Era legato da amicizia con Sidonio Apollinare, vescovo di Clermont, e del loro scambio di corrispondenza ci resta una lettera che quest'ultimo indirizzò “domino papae Aprunculo”. Vivendo sotto il dominio burgundio, saturo di arianesimo, egli fu, come molti gallo-romani, sospettato di simpatia per i Franchi e, sul punto di essere assassinato, fuggì «nocte a castro divionensi per murum demissus». Rifugiatosi nell'Alvernia quando Sidonio Apollinare era appena morto, fu eletto suo successore sul
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Santo del giorno 13 maggio Beato Albertino Maria Maisonade religioso cistercense martire |
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Giovedì 13 Maggio 2021 00:00 |
Albertin Maisonade nacque a Bordeaux, in Francia. Dopo lo scoppio della Rivoluzione francese, nel 1792 fuggì in Italia. Fu accolto nell’abbazia cistercense di Casamari, dove emise la professione semplice il 20 novembre 1793, come monaco corista, diventando fra Albertino Maria. Fu esemplare negli atti di vita comunitaria. Nel 1799, le notizie dei saccheggi e delle violenze provocate da un drappello dell’esercito rivoluzionario francese, in rotta da Napoli dopo la fine dell’esperienza della Repubblica Partenopea, arrivarono anche a Casamari, costringendo l’abate padre Romualdo Pirelli a fuggire a Palermo e la responsabilità della comunità, quindi, passò a padre Simeone Maria Cardon, il priore conventuale. Alle otto di sera del 13 maggio 1799, mentre la comunità si accingeva al canto della Compieta, un gruppo di una ventina di soldati francesi sbandati irruppe all’interno dell’abbazia. Il priore li accolse e distribuì loro cibo e bevande. Tuttavia, non appena si furono rifocillati, si misero alla ricerca
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Santo del giorno 12 maggio Santa Rictrude sposa vedova e badessa |
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Mercoledì 12 Maggio 2021 00:00 |
Santa Rictrude nacque in Guascogna nel 612 da una famiglia ricca quanto devota. In giovane età ebbe come direttore spirituale Sant'Amando di Maastricht, esiliato proprio in quella regione dal re Dagoberto, del quale aveva condannato la condotta licenziosa. Amando visse così in quel periodo ospite della famiglia di Rictrude e da questo luogo il santo franco intraprese l'opera di evangelizzazione della Guascogna. Un altro nobile franco, Adabaldo, giunse in seguito in quella casa, guadagnandosi il favore del re Clodoveo II, e nonostante l'opposizione dei nobili guasconi chiese ed ottenne Rictrude in sposa. I due andarono a vivere insieme presso Ostrevant nelle Fiandre ed ebbero ben quattro figli anch'essi tutti venerati come santi: Adalsinda, Clotsinda, Mauronto ed Eusebia. Amando era solito far loro visita: essi conducevano una vita “Devota e lieta”, come asserisce il suo biografo. Tuttavia questa felice esistenza non era destinata a durare e nel 652 Adabaldo venne ucciso dai guasconi, presumibilmente ancora ostili al matrimonio celebrato con Rictrude ormai da sedici anni. Meritò così di essere onorato come martire,
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