Ostra Vetere: La sinistra è ormai spacciata |
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Venerdì 09 Marzo 2018 23:34 |
Proviamo a fare alcune valutazioni sull’esito elettorale di domenica scorsa, complicato e ritardato a causa dell’astrusità del sistema di voto cosiddetto “Rosatellum” che ha reso difficile perfino la scelta dei parametri di riferimento. Una legge elettorale peggiore di questa non poteva esserci. E infatti ha giustamente punito tutti quei partiti “di sistema” che avevano puntato sulla conservazione dello “status quo”, travolto da una reazione “giacobina” inimmaginabile finora. Ne è uscito un quadro totalmente nuovo, non solo a livello nazionale, ma anche a livello locale. Anche da noi, infatti, gli elettori hanno premiato il sovvertimento del sistema in atto e indicato due vincitori contrapposti, la Lega e i 5 Stelle, e due perdenti che contrapposti nemmeno lo erano o almeno non lo sembravano: Forza Italia e Partito Democratico. Il precedente quadro politico che
sembrava attestato su una immagine tripolare è stato travolto: ora i poli sono solo due e mezzo, e il mezzo è il PD. Che cosa è successo al PD a Ostra Vetere in questi cinque anni? Basta guardare con occhio critico il grafico che alleghiamo e che dimostra soprattutto due cose: l’affluenza al voto è cresciuta a dismisura, passando da 1.490 votanti delle regionali di due anni fa a ben 2.212 di oggi, da meno del 50 % a più dell’ 81 %, con un balzo in avanti di circa il 32 %. Significa che due anni fa avevano votato due elettori e oggi invece tre. Un balzo formidabile, se si tiene conto dei pronostici della vigilia. Che cosa ha spinto così tanta gente ad andare alle urne, tenuto anche conto della giornata fredda che non favoriva certo l’afflusso? La risposta la dà l’esito dello scrutinio: tanti di più sono stati i votanti e tanti di più i voti validi. Qualcosa di clamoroso deve quindi essere successo. E infatti l’esito dello scrutinio sta tutto nel risultato ottenuto da quel partito che si credeva il più grosso, dall’alto del suo inimmaginabile e stratosferico 78 % di cinque anni fa, precipitato all’insignificante 18 % di oggi: una catastrofe per loro, un buon segno per noi. Soprattutto se si apprezza anche un altro dato: sono calati anche i voti netti del PD, ridotti a soli 385 voti, rispetto ai 1.650 di cinque anni fa. Nemmeno un elettore su quattro ha rinnovato oggi il consenso alla sinistra, che peggio di così non poteva essere castigata. Ci sarà pure un motivo alla base di tanto disastro. E quale sarà mai un altro motivo, rispetto a quelli che andiamo sistematicamente enumerando da cinque anni a questa parte: il PD non riflette, non parla, non ascolta e si impunta immotivatamente. Troppa testarda presunzione ha minato irrimediabilmente la maggioranza, che ora si ritrova ad essere infima minoranza. E ben gli sta. Buon segno per quel che ne verrà tra un paio di mesi alle prossime elezioni amministrative comunali anticipate, perché la sinistra è ormai spacciata.
da montenovonostro |