Ostra Vetere: Scelta Popolare e l’unità culturale dei cattolici |
![]() |
Lunedì 20 Giugno 2011 16:54 |
rinunciano a produrre cultura, o la producono in forme ambigue, è logico che i cattolici in politica troveranno maggiore difficoltà a conseguire una unità possibile. Non devono essere prima di tutto le istituzioni a fare cultura politica, ma la comunità civile; non devono essere prima di tutto i partiti, ma le persone e le loro aggregazioni. È vero che l’azione di governo o le leggi del parlamento creano cultura in quanto incidono sui modi di pensare e di atteggiarsi di fronte ai problemi. Non dovrebbe esserci una “cultura di Stato”, anche se lo Stato non può non nutrirsi di una cultura, ma lo Stato non può pretende di imporre una sua verità assoluta e di plasmare la mente e il cuore dei cittadini. Il cattolico impegnato in politica deve quindi essere consapevole di esprimere sì una cultura, ma di aver bisogno di un rapporto con la società civile, con i cattolici attivi nella società civile e con l’intera comunità ecclesiale. Certamente con le proprie scelte egli impegna solo se stesso, ma deve mantenere un vivo collegamento con la comunità ecclesiale, a cominciare dalla comunità parrocchiale e dall'associazionismo cattolico. In altre parole: la possibile unità dei cattolici in politica comincia molto prima della politica".
|