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Roma: “giustizia giusta” e la condanna di Pannella che dovrà risarcire l’ex segretaria con oltre 250 mila euro |
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Sabato 29 Dicembre 2012 17:22 |
 Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale la notizia che il radicale onorevole Marco Pannella dovrà risarcire l'ex segretaria con oltre 250 mila euro. L'81enne Giuseppina Torrielli aveva lavorato dal 1982 prima nel Partito Radicale e poi nel Gruppo Federalista Europeo, ma veniva pagata solo come lavoratrice autonoma, e spesso in nero. Infine, nell'aprile 1994, venne licenziata in tronco e così prese avvio una lunga causa giudiziaria. Dopo ben 19 anni è giunta ora la sentenza contro
l'onorevole radicale Marco Pannella, paladino dei diritti di tutti, meno che dei dipendenti. Ora però la sezione lavoro e previdenza della corte di Appello di Roma ha stabilito che Pannella, come presidente del partito, deve pagare all’anziana donna 71mila euro a titolo di mancati pagamenti: somma che, con la rivalutazione e gli interessi, supera i 250mila euro, comprensivi del risarcimento per l’omesso versamento dei contributi assicurativi e previdenziali". |
Comunità 
Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale la notizia che il radicale onorevole Marco Pannella dovrà risarcire l'ex segretaria con oltre 250 mila euro. L'81enne Giuseppina Torrielli aveva lavorato dal 1982 prima nel Partito Radicale e poi nel Gruppo Federalista Europeo, ma veniva pagata solo come lavoratrice autonoma, e spesso in nero. Infine, nell'aprile 1994, venne licenziata in tronco e così prese avvio una lunga causa giudiziaria. Dopo ben 19 anni è giunta ora la sentenza contro
l'onorevole radicale Marco Pannella, paladino dei diritti di tutti, meno che dei dipendenti. Ora però la sezione lavoro e previdenza della corte di Appello di Roma ha stabilito che Pannella, come presidente del partito, deve pagare all’anziana donna 71mila euro a titolo di mancati pagamenti: somma che, con la rivalutazione e gli interessi, supera i 250mila euro, comprensivi del risarcimento per l’omesso versamento dei contributi assicurativi e previdenziali".