Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa locale le giustificazioni addotte dai sette dimissionari di destra, che sarebbero, stralciando i contorni, queste: “la squadra di lavoro che ha scelto di limitare al minimo i conflitti con il sindaco pur di raggiungere i traguardi che si era imposta di raggiungere (…) alla verifica di fine anno delle modalità di gestione (…) il disagio dei consiglieri e degli assessori é aumentato in modo esponenziale evidenziando una divergenza valoriale consistente ed un rapporto fiduciario con il sindaco ormai definitivamente compromesso tanto da considerare inefficace qualsiasi ulteriore tentativo di cambiamento di uno status quo, che oramai consideriamo insostenibile”. E da qui le dimissioni. Considerato che in questo modo non si riesce a individuare i motivi di contrasto fra i dimissionari e il Sindaco, giustizia vuole che le cose giuste vadano spiegate a tutti. E per questo chiediamo: quali sono i motivi di contrasto che hanno definitivamente compromesso i loro rapporti? Perché i tentativi di cambiamento dello “status quo” si sono fermati a livello privato in un confronto riservato fra loro e il Sindaco, senza essere portato all’attenzione della pubblica opinione? Forse che i dimissionari ritengono di essere gli unici depositari di un potere di intervento esclusivo privatistico e non ritengono il popolo capace di indicare altre soluzioni pubbliche e condivise? Si attendono risposte chiare e semplici, in modo da far capire giustamente a tutti come stanno veramente le cose”.