Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente segnalazione: "Dalla stampa nazionale apprendiamo che la Guardia di Finanza di Milano ha arrestato, con l'accusa di concussione, il giudice tributario di Latina Saverio Masi e il consulente tecnico Eugenio Mariani, della stessa sezione staccata di Latina della Commissione tributaria del Lazio, che avrebbero chiesto una tangente di 40mila euro alla società Gebetz di Frosinone in cambio di una sentenza f

avorevole su un accertamento fiscale risalente al 2004. Questo dopo la denuncia della società vittima e una serie di indagini e perquisizioni su ulteriori episodi di corruzione e appalti truccati. La società non ha pagato la mazzetta, e lo scorso autunno ha sporto denuncia alla magistratura milanese, in quanto la richiesta del versamento sarebbe avvenuta nello studio di Milano del legale della società. Nei giorni scorsi la sentenza da parte della commissione tributaria di Latina ha avuto esito negativo per la Gebetz. Così giovedì sono scattati gli arresti, anche perché esiste la registrazione della conversazione in cui Eugenio Mariani, consulente tecnico della commissione tributaria di Latina, lo scorso 24 novembre, proponeva all'avvocato della Gebetz il pagamento della tangente. Evidentemente l'esito del processo sarebbe stato diverso se la ditta avesse pagato la mazzetta. Sempre più spesso all'opinione pubblica frastornata vengono riproposti casi eclatanti di giudici corrotti. Evidentemente il marcio è giunto dappertutto. Ma non c'è niente di peggiore di quando a delinquere è proprio che deve giudicare. Uno Stato è sano se è sana la sua giustizia. Plaudiamo al coraggio della ditta Gebertz che non si è lasciata irretire nel vergognoso ricatto. Plaudiamo alla Guardia di Finanza che ha fatto il suo dovere. Plaudiamo alla Magistratura milanese che ha fatto arrestare il giudice tangentista. Ma lamentiamo l'esistenza di troppi casi di corruzione in seno alla stessa magistratura. E chiediamo pronta giustizia, una "giustiziagiusta" ed esemplare".